Le poche notizie sulla sua vita ce le lascia San Gregorio Magno, che descrive il mansionario vaticano Abbondio come un uomo umile e di grande dignità dell’adempimento del suo servizio. Il Papa riporta anche una guarigione miracolosa che avrebbe compiuto. Muore nel 564.
Etimologia: Abbondio = abbondante, dal latino
Martirologio Romano: A Roma presso san Pietro, commemorazione di sant’Abbondio, che, come attesta il papa san Gregorio Magno, fu umile e fedele mansionario di questa Chiesa.
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Mansionario della basilica di San Pietro in Vaticano, santo. I Dialoghi di san Gregorio Magno sono l'unica fonte che ci parli di lui, senza tuttavia precisare l'epoca in cui visse. Nei codici il suo nome compare nelle varianti Acoitius, Agontius, Habundius, e la sua morte è stata universalmente, quanto arbitrariamente, posta nell'anno 564. San Gregorio lo descrive come uomo di grande umiltà e di tale dignità nell'adempimento del divino servizio, che lo stesso apostolo Pietro volle dimostrare con un miracolo quanta considerazione avesse per lui. Narra, infatti, san Gregorio che un giorno una fanciulla paralitica, mentre si trovava nella basilica e trascinava per terra le sue membra inerti cercando di sostenersi sulle mani, invocò insistentemente la guarigione dal beato Pietro. E questi una notte le apparve in sogno ordinandole di recarsi da Abbondio per ottenere la guarigione. Tornata nella basilica e imbattutasi nel mansionario, la fanciulla gli narrò la miracolosa visione ed Abbondio, presala per mano, la restituì alla sanità primitiva. Fin qui il racconto di san Gregorio. Il clero della basilica di San Pietro in Vaticano celebra la festa di Abbondio il 15 Aprile.
Autore: Alfonso Codaghengo
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Aggiunto/modificato il 2011-07-20