IV sec.
Cristiano capo degli artigiani del re Sapore II di Persia, incoraggiò il sacerdote Anania a perseverare nella fede durante le persecuzioni. Per questo fu trafitto al collo e ottenne il martirio il giorno del Sabato Santo. San Pusicio è venerato come martire il 18 aprile. Chiese e cappelle a lui dedicate sono presenti in diverse località, soprattutto in Persia e in Italia.
Martirologio Romano: In Persia, san Pusicio, martire, che, capo degli artigiani del re Sabor II, per aver incoraggiato il sacerdote Anania ormai sul punto di rinnegare la fede fu trafitto al collo nel giorno del Sabato Santo, ottenendo così un posto considerevole nella schiera dei martiri trucidati dopo san Simeone.
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La storia di San Pusicio, martire cristiano del IV secolo, è ricordata nel Martirologio Romano, dove viene commemorato il 18 aprile. La sua vicenda, seppur breve, offre spunti di riflessione sulla fede, il coraggio e la perseveranza di fronte alle persecuzioni.
Pusicio era un cristiano che viveva in Persia sotto il regno di Sapore II (309-379), un sovrano noto per la sua ostilità verso la Chiesa. Pusicio ricopriva la carica di capo degli artigiani del re, una posizione di rilievo che gli conferiva un certo prestigio e influenza.
Tuttavia, la sua fede incrollabile lo portò a scontrarsi con la tirannia del re. In un contesto di persecuzioni contro i cristiani, Pusicio si distinse per il suo coraggio e la sua fermezza nel professare la propria fede.
Un evento cruciale nella sua vita fu l'incontro con il sacerdote Anania, che si trovava in carcere e stava per essere condotto al martirio. Anania, indebolito dalle torture subite, era sul punto di rinnegare la sua fede. Pusicio, con grande ardore e convinzione, lo incoraggiò a perseverare, ricordandogli le promesse di Cristo e la gloria eterna che attendeva i martiri.
Le sue parole ebbero un effetto profondo su Anania, che ritrovò la forza di affrontare il martirio con coraggio e serenità. La testimonianza di Pusicio non passò inosservata: egli stesso fu arrestato e condannato a morte per la sua fede.
Il giorno del Sabato Santo, Pusicio subì il martirio: fu trafitto al collo con una spada, ottenendo così la palma del martirio e un posto considerevole nella schiera dei cristiani che avevano sacrificato la propria vita per Cristo.
Autore: Franco Dieghi
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