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Beato Idesbaldo delle Dune Abate
Festa:
18 aprile
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1090/1100 - 1167
Si tratta di un celebre abate che dal 1155 guidò l'abbazia cistercense delle Dune. Nato verso il 1090, si pensa che appartenga alla famiglia nobile dei van der Gracht, signori di Moorsel nella Fiandra occidentale. Entrò nel 1150 nella celebre abbazia dopo essere rimasto vedovo, morì nel 1167. Fu seppellito nel capitolo della chiesa in una bara di piombo. Nel 1577 l'abbazia fu devastata e i monaci trasportarono il suo corpo nel rifugio alla fattoria di Bogaerde. Nel 1623 fu effettuata una ricognizione e la bara fu aperta davanti a molti testimoni, il corpo fu trovato intatto. Nel 1796 fu trasportato al sicuro da Bruges dov'era, per salvarlo dalle truppe rivoluzionarie e infine nel 1830 fu deposto nella cappella dell'ospedale della Potterie presso l'abbazia dove è tuttora. Il suo culto è stato approvato nel 1894. (Avvenire)
Martirologio Romano: A Bruges nelle Fiandre, nell’odierno Belgio, beato Idesbaldo, abate, che, rimasto presto vedovo ed esercitati per altri trent’anni incarichi nel palazzo dei conti, entrò in età matura nel monastero di Down, che resse santamente come terzo abate per dodici anni.
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Si tratta di un celebre abate dal 1155 dell’abbazia delle Dune cistercense, nato verso il 1090, si pensa che appartenga alla famiglia nobile dei van der Gracht, signori di Moorsel nella Fiandra occidentale. Entrò nel 1150 nella celebre abbazia dopo essere rimasto vedovo, morì nel 1167 in grande fama di santità, fu seppellito nel capitolo della chiesa in una bara di piombo. Nel 1577 i Gueux (nome dispregiativo dei nobili fiamminghi, vuol dire in francese ‘pezzenti’) devastarono l’abbazia ed i monaci furono costretti a trasportare il suo corpo nel rifugio alla fattoria di Bogaerde. Nel 1623 fu effettuata una ricognizione e la bara fu aperta davanti a molti testimoni, il corpo fu trovato intatto. Per diversi giorni fu esposto alla venerazione dei fedeli che accorsero in massa, molte guarigioni avvennero in quell’occasione e il suo culto si estese sempre più. Ancora nel 1796 fu trasportato al sicuro da Bruges dov’era, per salvarlo dalle truppe rivoluzionarie e infine nel 1830 fu deposto nella cappella dell’ospedale della Potterie presso l’abbazia dove è tuttora. Il suo culto è stato approvato nel 1894 con decreto della Diocesi di Bruges.
Autore: Antonio Borrelli
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