Irlanda, 642 - 722
Monaco irlandese discendente del re Nial "dei nove ostaggi", nato nel 642, attraversò il mare nel 671 per evangelizzare la Scozia settentrionale. Fondò un monastero ad Applecross, divenendo un faro di fede nella regione, come testimoniato dai toponimi e dalle chiese a lui dedicate. La sua morte, avvenuta nel 722, è avvolta nel mistero: le fonti irlandesi parlano di morte naturale, mentre quelle scozzesi narrano di un martirio per mano di pirati. Il suo nome, "prete rosso" in antico gaelico, ha subito numerose varianti nel tempo, assumendo forme come Mulruby, Marow e Mury. La sua figura è stata venerata con riti curiosi e superstiziosi, come i sacrifici di tori e l'uso dell'acqua di una fonte sacra per curare la pazzia. Il culto di San Maelrubha ha avuto un revival tra i cattolici scozzesi alla fine del XIX secolo, con la celebrazione della sua festa il 21 aprile.
Martirologio Romano: Nel monastero di Applecross in Scozia, san Melrubio, abate, che, nato in Irlanda e divenuto monaco a Bangor, fondò un monastero di missionari, dal quale per cinquant’anni effuse sul popolo di questa regione la luce della fede.
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Melrubio (Maelrubha, Maelrubio) è uno dei più famosi santi delle Highlands scozzesi. Nacque in Irlanda nel 642 e discendeva dal famoso High King d’Irlanda, Nial «dei nove ostaggi». Si fece monaco nel monastero di Bangor e nel 671, a ventinove anni, traversò il mare per evangelizzare la Scozia settentrionale. Ad Applecross (Ross-shire) fondò un monastero che divenne così importante che la popolazione di lingua gaelica, parlando di Applecross, lo chiama semplicemente «a’ Chom-raich» (= il santuario).
L’influenza di san Maelrubha e della sua fondazione monastica può rilevarsi, lungo la costa Nord-occidentale e nelle regioni settentrionali della Scozia, nei toponimi e nelle molte chiese che gli sono dedicate.
Maelrubha rimase abate del monastero di Applecross per cinquantun anni e, a ottantun anni morì, nel 722.
Le fonti scozzesi e irlandesi forniscono narrazioni diverse della sua morte. Quelle irlandesi affermano che morì di morte naturale nel suo monastero, mentre quelle scozzesi, compreso il Breviario di Aberdeen, dicono che fu martirizzato dai pirati scandinavi a Urquhart nella Black Isle e che il suo corpo fu poi sepolto ad Applecross. Uno studioso moderno, A. B. Scott, sostiene che le prove sono tutte favorevoli al martirio del santo ed alla sua sepoltura a Strathnaver nel Ross-shire.
Il nome Maelrubha è costituito da consonanti che nella lingua gaelica tendono a liquefarsi; di conseguenza esso compare in una grande varietà di forme. W.R. Reeves ne elenca quaranta, in cui sono comprese trasformazioni estremamente diverse come Mulruby, Marow, Mury, Arrow, Errew, Olrott, Ro, Samarevis e Summereve. Il nome Maelrubha significa, in antico gaelico «prete rosso», per cui questo santo è anche noto come Sagart Ruadh, espressione equivalente alla prima in gaelico moderno.
A causa di una certa somiglianza nel suono, o per qualche altra ragione, alcuni scrittori del tardo Medioevo, quali i compilatori del Breviario di Aberdeen, identificarono Maelrubha con san Rufo di Capua: e ciò potrebbe spiegare il fatto che mentre i documenti irlandesi assegnano la festa di Maelrubha al 21 aprile, quelli scozzesi la pongono al 27 agosto.
Dopo la Riforma, il culto di san Maelrubha degenerò tra gli abitanti della Scozia Nord-occidentale, in alcune curiose pratiche superstiziose. Nel XVII secolo si hanno le prove di sacrifici di tori in onore del santo ad Applecross, Loch Maree e altrove. Nell’isola di Inch-Maree, nel Loch Broom, vi è una fonte sacra dedicata al santo la cui acqua si ritiene di grande efficacia nella cura della pazzia. Ancora all’inizio di questo secolo le persone malate erano portate nell’isola a bere l’acqua della fonte e, appesi alla quercia che sorgeva davanti alla fonte frammenti d’abito, nastri, pezzi d’unghia, o monete, il paziente faceva il dessil (Deas Soil = giro nella direzione del sole) intorno all’isola, tre volte in una barca.
La fonte è oggi disseccata ma rimane l’albero chiamato «Albero della volontà» nel cui tronco si vedono affondate le monete.
Alla fine del XIX secolo il culto di san Maelrubha ebbe un nuovo impulso tra i cattolici scozzesi dal decreto della santa Congregazione dei Riti del 5 luglio 1898, ma la data in cui si celebra la festa nell’attuale diocesi di Argyll e delle isole è quella irlandese del 21 aprile e non quella tradizionale scozzese del 27 agosto.
Nessuna chiesa cattolica è stata dedicata in Scozia a Maelrubha in tempi recenti.
Autore: David McRoberts
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