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San Deodato di Blois Abate
Festa:
24 aprile
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†531 circa
Si fece monaco a Iccium, nei dintorni di Chartres. Acquistò rapidamente rinomanza, ma preferì ritirarsi dalla comunità piuttosto che irritare certi monaci con la sua presenza. Un prete chiamato Bademiro gli indicò un luogo solitario, presso Blois, che, però, era occupato da un dragone. Il mostro fu cacciato dalle preghiere del prete e di Deodato, che si costruì una celletta e lavorò per assicurarsi di che vivere. Clodoveo, che ne aveva sentito parlare, ottenuta una vittoria lo ringraziò e gli concesse un vasto terreno intorno alla celletta. Deodato formò una comunità coi visitatori che volevano vivere con lui. Tuttavia, egli non accettò mai il presbiterato, perché non se ne credeva degno, e restò diacono. Avuto da Dio l'avviso che il suo destino stava per compiersi, che la sua ultima ora era prossima, riunì i suoi discepoli per esortarli e consolarli e ricevere la santa Comunione. L'anno della sua morte è incerto: pare sia avvenuta dopo il 531.
Martirologio Romano: Nel territorio di Blois nella Gallia lugdunense, nell’odierna Francia, san Deodato, diacono e abate, che, dopo una vita da anacoreta, fu guida dei discepoli che in questo luogo si erano raccolti intorno a lui.
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Nato a Bourges, Deodato (fr. Dié, Dyé) abbracciò la vita monastica presso l'abbazia di Iccium, nei pressi di Chartres. La sua fama di uomo santo crebbe rapidamente, ma Deodato, per evitare di creare tensioni all'interno della comunità, preferì ritirarsi. Un prete di nome Bademiro gli indicò un luogo solitario vicino a Blois, che però era infestato da un drago. Le preghiere di Deodato e Bademiro scacciarono la creatura, permettendo a Deodato di costruire una celletta e iniziare a coltivare la terra per il suo sostentamento.
La fama di Deodato giunse fino al re Clodoveo, che, dopo aver ottenuto una vittoria in battaglia, volle ringraziarlo e gli concesse un vasto terreno attorno alla sua celletta. In questo luogo Deodato formò una comunità di discepoli che desideravano vivere con lui secondo i principi della vita monastica. Nonostante la sua fama e il rispetto che incuteva, Deodato non volle mai ricevere l'ordinazione presbiterale, ritenendosi indegno di tale onore, e rimase diacono per tutta la vita.
Sentendo avvicinarsi la fine, Deodato radunò i suoi discepoli per esortarli alla perseveranza nella fede e per ricevere la Santa Comunione. La data della sua morte non è certa, ma si presume sia avvenuta dopo il 531. La sua memoria liturgica è celebrata il 24 aprile nel Proprio di Blois e il suo nome è ricordato anche nel Proprio di Bourges. Sulla sua tomba fu eretta una basilica nel IX secolo, poi restaurata nei secoli XV e XVI.
Autore: Franco Dieghi
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