Chalon-sur-Saône, 535 - 1 maggio 604
Nato a Chalon-sur-Saône intorno al 535, egli ascese al soglio episcopale di Gap in Provenza tra il 574 e il 580, lasciando un'impronta indelebile nella storia della Chiesa. La sua fama si diffuse per la sua eccezionale pazienza nelle avversità, lo zelo adamantino contro la simonia – la piaga che corrompeva la Chiesa dell'epoca – e la sua carità ardente verso i monaci romani in viaggio verso l'Inghilterra per evangelizzare gli anglosassoni. Arigio si distinse per la sua dedizione al suo gregge, promuovendo la riforma del clero, la costruzione di chiese e monasteri, e la cura dei poveri e degli emarginati. Le avversità non mancarono: la Provenza, contesa tra Franchi e Burgundi, vide la diocesi di Gap sconvolta dalle guerre. Arigio si erse a baluardo del suo popolo, proteggendolo dalle violenze e dalle devastazioni. La sua fermezza contro la simonia lo portò a scomunicare i vescovi corrotti, lottando per la purezza della Chiesa. Nel 596, con ammirevole generosità, accolse e fornì di tutto il necessario un gruppo di monaci romani inviati da papa Gregorio Magno a Canterbury per convertire gli anglosassoni. La sua luminosa esistenza si spense il 1° maggio 604, lasciando un'eredità di santità che lo portò alla canonizzazione nel 1903 da parte di papa Pio X.
Martirologio Romano: A Gap in Provenza, in francia, sant’Arigio, vescovo, celebre per la sua pazienza nelle avversità, per lo zelo contro i simoniaci e per la carità verso i monaci romani mandati in Inghilterra.
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Le informazioni sulla vita di Sant'Arigio sono relativamente scarse. Sappiamo che nacque a Chalon-sur-Saône intorno al 535 e che divenne vescovo di Gap, in Provenza, tra il 574 e il 580. La sua fama si diffuse per la sua pazienza nelle avversità, lo zelo contro la simonia (la compravendita di cariche ecclesiastiche) e la sua carità verso i monaci romani inviati in Inghilterra.
Durante il suo episcopato, Arigio si distinse per la sua dedizione al suo gregge. Si adoperò per la riforma del clero e la diffusione della fede cristiana. Promosse la costruzione di chiese e monasteri e si preoccupò del benessere dei poveri e degli emarginati.
Arigio dovette affrontare numerose avversità durante il suo episcopato. La Provenza era in quel periodo un territorio conteso tra Franchi e Burgundi, e la diocesi di Gap fu spesso coinvolta nelle loro guerre. Arigio si adoperò per proteggere il suo popolo dalle violenze e dalle devastazioni della guerra.
Arigio si oppose con fermezza alla simonia, una pratica diffusa all'epoca che corrompeva la Chiesa. Scomunicò i vescovi simoniaci e si adoperò per la loro deposizione.
Nel 596, Arigio accolse con grande carità un gruppo di monaci romani inviati in Inghilterra da papa Gregorio Magno. I monaci erano diretti a Canterbury per evangelizzare gli anglosassoni. Arigio li ospitò nella sua diocesi e li fornì di tutto il necessario per il loro viaggio.
Arigio morì il 1° maggio 604. Fu sepolto nella cattedrale di Gap, dove le sue reliquie sono ancora venerate. La sua fama di santità si diffuse rapidamente e fu canonizzato nel 1903 da papa Pio X.
Autore: Franco Dieghi
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