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San Conlaedo Vescovo di Kildare
Festa:
3 maggio
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† 520 circa
Conosciuto principalmente attraverso la Vita di Santa Brigida, Conlaedo, eremita e vescovo irlandese del VI secolo, fu uomo di profonda spiritualità e abile artigiano. Amico e collaboratore di Santa Brigida, governò con lei il monastero di Kildare, assumendo il ruolo di primo vescovo della diocesi. Le sue doti artistiche lo resero celebre per la creazione di vasi e arredi sacri, tra cui il pastorale di San Finbar. Una curiosa leggenda narra la sua tragica fine, divorato dai lupi durante un viaggio a Roma contrastato da Santa Brigida. Le sue reliquie, venerate in un'urna marmorea, andarono perdute durante l'invasione dei Dani. Patrono di Kildare, la sua memoria è celebrata il 3 maggio, mentre il suo culto è stato approvato nel 1903.
Martirologio Romano: A Kildare in Irlanda, san Conlaédo, vescovo, che fu compagno di santa Brigida nella cura spirituale del suo monastero e degli altri posti sotto la sua giurisdizione ed ebbe grande autorità presso i prelati del luogo.
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Le poche notizie pervenuteci su Conlaedo (celt. Collaid, Condlaedh, Conlaeth, Conlaidh, Conleo, Conliad, Conlian, Connlaed), sono contenute nella Vita di santa Brigida di Cell Dara, l'attuale Kildare (Irlanda), scritta da Cogitosus nella prima metà del sec. VII, e in alcuni martirologi irlandesi. Conduceva vita solitaria a Old Connel sul Liffey, quando fu conosciuto da santa Brigida che lo apprezzò e strinse con lui rapporti di amicizia, associandoselo nel governo spirituale del suo monastero e di quelli affiliati e dipendenti del territorio vicino. Resta dubbio se in quel tempo il monastero avesse già due sezioni: maschile e femminile. Elevato alla dignità episcopale, Conlaedo svolse il suo ministero all'interno dell'abbazia e anche in rebus exterioribus, benché sempre in dipendenza dalla badessa. E pertanto considerato primo vescovo della diocesi di Kildare, che nell'organizzazione ecclesiastica succedette al monastero come organo giurisdizionale sui territori circostanti.
Fonti provenienti dal predetto cenobio gli danno talora il titolo di arcivescovo per la grande autorità che aveva sugli altri prelati di quella regione. Fu anche uno dei principali artigiani e artisti irlandesi del suo tempo, distinguendosi come miniaturista e specialmente come lavoratore del metallo, artefice di vasi e arredi sacri. La tradizione gli attribuisce il pastorale in seguito posseduto da san Finbaro di Termon Barry e ora conservato nel museo della Royal Irish Academy. In una glossa al Félire Oengusso è contenuta la curiosa affermazione che Conlaedo (il cui vero nome sarebbe stato Roncenn) fu divorato dai lupi mentre persisteva nella decisione d'intraprendere un viaggio a Roma contro i desideri di santa Brigida.
Mori verso il 520. Le sue reliquie già nel sec. VII erano onorate in un'urna marmorea decorata di metalli e pietre preziose, alla sinistra dell'altar maggiore della chiesa monastica, mentre alla destra vi era la tomba di santa Brigida. Il bel sepolcro andò perduto durante l'invasione dei Dani. Il santo è considerato patrono principale della diocesi di Kildare e la sua festa è celebrata il 3 maggio. Nel resto dell'Irlanda è commemorato, con san Cataldo, il 13 maggio. Il suo culto è stato approvato il 18 giugno 1903.
Autore: Gian Michele Fusconi
Fonte:
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