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San Sacerdote di Limoges Vescovo
Festa:
5 maggio
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5 maggio 594/600
Sacerdote entrò nel monastero di Solignac, divenendone abate. Dopo la morte del vescovo, Sacerdote fu scelto come suo successore. Si dedicò alla predicazione, ai poveri e alla costruzione di chiese. Rifiutò la carica di vescovo e si ritirò in un eremo vicino a Limoges. Morì il 5 maggio, anno imprecisato. Fu sepolto nella chiesa di San Marziale a Limoges e canonizzato nel IX secolo.
Martirologio Romano: A Limoges nella regione dell’Aquitania, in Francia, san Sacerdote, che fu dapprima monaco e abate, poi vescovo, e scelse infine di condurre vita monastica.
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Le informazioni su San Sacerdote di Limoges sono frammentarie e di natura agiografica. La sua vita è avvolta nella leggenda, rendendo difficile la distinzione tra realtà e devozione popolare. Tuttavia, la sua figura rimane importante nella storia della Chiesa di Limoges e della Gallia merovingia.
Non si conosce la data precisa della nascita di San Sacerdote, ma si presume che sia avvenuta nel VI secolo in una famiglia nobile della regione di Limoges. Fin dalla giovane età, mostrò una forte inclinazione per la vita religiosa e si unì alla comunità monastica di Solignac, sotto la guida dell'abate San Ferreolo.
Dopo la morte di San Ferreolo, Sacerdote ne assunse la carica di abate. Sotto la sua guida, il monastero di Solignac prosperò e divenne un importante centro di cultura e spiritualità. Sacerdote era noto per la sua saggezza, il suo rigore ascetico e la sua dedizione alla cura dei poveri e degli ammalati.
Nel 573, Sacerdote fu eletto vescovo di Limoges. Durante il suo episcopato, si dedicò con zelo alla predicazione del Vangelo, alla riforma del clero e alla costruzione di nuove chiese. Si distinse anche per la sua abilità diplomatica, intervenendo in delicate questioni politiche e religiose.
Dopo circa vent'anni di episcopato, Sacerdote, desideroso di una maggiore austerità e contemplazione, decise di rinunciare alla carica di vescovo e di ritirarsi in eremitaggio. Si stabilì in una piccola cella vicino al monastero di Solignac, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita in preghiera e penitenza.
San Sacerdote morì il 5 maggio di un anno imprecisato, presumibilmente tra il 594 e il 600. Fu sepolto nella chiesa del monastero di Solignac, dove la sua tomba divenne meta di pellegrinaggi. La sua memoria è stata venerata fin dai tempi antichi e la Chiesa cattolica lo ha proclamato santo.
Autore: Franco Dieghi
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