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Sant' Edberto di Lindisfarne Vescovo

Festa: 6 maggio

† 6 maggio 698

Uomo di eccelse virtù e dottrina scritturale, succedette a san Cutberto come vescovo di Lindisfarne nel 688. La sua fama si diffuse per la munifica generosità verso i poveri, ai quali elargiva annualmente una decima di beni materiali. Animato da profonda devozione, trascorreva periodi di penitenza in solitudine, circondato dalle acque, dedicandosi a digiuno, preghiera e lacrime. A lui si deve la ristrutturazione della chiesa di Lindisfarne, originariamente in legno e canne, che egli impreziosì con lamine di piombo, conferendole solidità e bellezza. Consummato da una lunga malattia, spirò il 6 maggio 698, ottenendo la grazia da lui implorata. Il suo corpo, venerato per i miracoli operati, fu posto in un'urna sopra il sepolcro di san Cutberto, fissando la sua memoria liturgica al 6 maggio.

Martirologio Romano: A Lindisfarne in Northumbria, nell’odierna Inghilterra, sant’Edberto, vescovo, che succedette a san Cutberto e rifulse per la conoscenza delle Scritture, l’osservanza dei precetti divini e soprattutto la generosità nelle elemosine.


Dopo essere stato monaco a Lindisfarne, successe al vescovo san Cutberto nel 688. Beda lo dice «magnarum virtutum vir et in Scripturis notabilità eruditus». Si distinse pure per le generose elemosine che faceva ai poveri, ai quali distribuiva ogni anno una parte della decima dei quadrupedi, dei cereali, dei pani e dei vestiti. Il 20 marzo 698, dopo aver chiesto il suo consenso, alcuni monaci levarono da terra il corpo di san Cutberto, che, trovato intatto, fu collocato in un’urna ed esposto alla venerazione dei fedeli. Egli era solito passare la Quaresima e un Avvento di quaranta giorni lontano dal monastero, in un luogo solitario circondato da ogni parte dalle acque, «e in magna continentiae, orationis et lacrymarum devotione». La chiesa di Lindisfarne era stata costruita da san Finano con legno di quercia e canne; Edberto sostituì le canne con lamine di piombo, rendendo l’edificio più solido e più bello.
Morì il 6 maggio dello stesso 698, longa exscoctus aegritudine, come aveva chiesto al Signore, e il suo corpo fu posto in un’urna sopra il sepolcro di san Cutberto. Operò molti miracoli dopo la morte; la sua festa si celebra il 6 maggio.


Autore:
Pietro Burchi


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2018-01-26

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