IV sec. circa
Poco si sa di loro. Vissuti presumibilmente nel IV secolo durante la persecuzione di Sapor II, erano soldati cristiani che morirono per la loro fede, furono sottoposti a diverse torture e infine uccisi. Venerati fin dai primi secoli, le loro reliquie sono conservate in diverse chiese. Il loro culto si è diffuso in tutto il mondo.
Martirologio Romano: In Persia, trecentodieci santi martiri.
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La storia dei Santi Trecentodieci Martiri di Persia è poco documentata. Le informazioni su di loro sono frammentarie e spesso contraddittorie, lasciandoci con un ritratto incompleto del loro martirio. Tuttavia, la loro memoria è stata tramandata nei secoli, ed essi sono venerati come santi dalla Chiesa.
Le fonti
Le principali fonti che ci parlano dei Santi Trecentodieci Martiri di Persia sono:
- Il Martirologio Romano: menziona la loro festa il 9 maggio, ma fornisce solo una breve descrizione del loro martirio.
- Atti apocrifi: esistono diversi atti apocrifi che narrano la loro storia, ma questi testi sono considerati inaffidabili a causa della loro natura leggendaria.
- Omelie e sermoni: alcuni Padri della Chiesa, come Sant'Ambrogio e San Giovanni Crisostomo, hanno predicato sui Santi Trecentodieci Martiri, fornendoci alcuni dettagli sulla loro vita e sul loro martirio.
Il contesto storico
I Santi Trecentodieci Martiri di Persia vissero presumibilmente durante il IV secolo, un periodo di intensa persecuzione dei cristiani nell'Impero Persiano. Il re Sapor II (309-379) era un accanito nemico del Cristianesimo e ordinò la morte di molti cristiani.
Il martirio
Secondo la tradizione, i Santi Trecentodieci Martiri erano soldati cristiani che si rifiutarono di abiurare la loro fede. Per questo motivo, furono sottoposti a diverse torture e infine uccisi.
La venerazione
I Santi Trecentodieci Martiri sono stati venerati fin dai primi secoli del Cristianesimo. Le loro reliquie sono state conservate in diverse chiese e monasteri, e il loro culto si è diffuso in tutto il mondo.
Autore: Franco Dieghi
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