Sant' Austregesilio di Bourges Vescovo

Festa: 20 maggio

† 624 circa

Nato a Bourges ver­so il 551, passò molti anni alla corte del re Gontrano (+ 593), rifiutò di ammogliarsi e finì per ottenere l'autorizzazione ad entrare nel sacerdozio. Succedette verso il 612 al vescovo Apollinare nella sede di Bourges che governò per dodici anni, durante i quali s. Amando, il futuro apostolo del Belgio, si venne a stabilire in una cella appoggiata alla cattedrale di Bourges, per viverci da recluso. Austregisilo assisté nel 614 al concilio di Parigi: questa è la sola notizia precisa che noi possediamo intorno al suo episcopato. Morì il 20 maggio del 624. Secondo una leggenda composta per riportare le origini della Chiesa di Bourges all'epoca apostolica, egli avrebbe ricevuto una fiaccola dalle mani dell'apo­stolo s. Pietro in persona. È patrono di Bourges, dove gli è dedicata una chiesa.

Martirologio Romano: A Bourges nella regione dell’Aquitania, in Francia, sant’Austregesilio, vescovo, che si mostrò ministro di carità soprattutto tra i poveri, gli orfani, i malati e i condannati a morte.

Sant'Austregesilio nacque a Bourges, in Francia, intorno all'anno 551. La sua giovinezza si svolse all'ombra della corte reale di re Gontrano, dove ebbe modo di conoscere da vicino le dinamiche del potere e le miserie del popolo. Si narra che, nonostante la sua nobile origine, Austregesilio fosse profondamente toccato dalla sofferenza dei più deboli, maturando in lui un forte desiderio di consacrarsi al servizio di Dio.
Secondo la tradizione, Austregesilio rifiutò il matrimonio combinato per lui dalla corte, preferendo seguire la chiamata divina al sacerdozio. Questa scelta coraggiosa, in contrasto con le aspettative sociali dell'epoca, testimonia la sua profonda fede e il suo desiderio di dedicarsi anima e corpo al bene del prossimo.
Intorno al 612, Austregesilio venne consacrato vescovo di Bourges, assumendo la guida della diocesi durante un periodo turbolento segnato da conflitti politici e tensioni sociali. Nonostante le difficoltà, il nuovo vescovo si distinse per la sua dedizione al popolo, divenendo un faro di speranza e un esempio di carità cristiana.
Sant'Austregesilio si impegnò a fondo nella cura pastorale della sua diocesi, visitando regolarmente le parrocchie e predicando il Vangelo con fervore. La sua opera si rivolse in particolare ai più bisognosi: poveri, orfani, malati e condannati a morte. Con dedizione e compassione, Austregesilio si prodigò per alleviare le loro sofferenze, offrendo loro non solo sostegno materiale ma anche conforto spirituale.
Nel 614, Austregesilio partecipò al Concilio di Parigi, un importante evento che riunì i vescovi franchi per discutere questioni teologiche e disciplinari. La sua presenza al concilio sottolinea il suo ruolo di riferimento all'interno della Chiesa franca e il suo impegno nel promuovere l'unità e la coesione tra i fedeli.
Sant'Austregesilio morì il 20 maggio 624, lasciando un profondo ricordo di santità e carità tra il suo popolo. La sua figura divenne ben presto oggetto di venerazione e a lui fu dedicata una chiesa a Bourges, di cui è ancora oggi patrono.

Autore: Franco Dieghi