† 339
Durante la solennità della Pentecoste del 339, ad Alessandria d'Egitto, un gruppo di cristiani ortodossi fu vittima di una feroce persecuzione orchestrata dal vescovo ariano Giorgio, con il sostegno dell'imperatore Costanzo II. Questi fedeli, tra cui il presbitero Plutarco, il diacono Sereno, la giovane donna Potamiena e sua madre Marcella, si rifiutarono di abiurare la loro fede ortodossa e di abbracciare l'arianesimo, dottrina eretica che negava la natura divina di Gesù Cristo. Di fronte alla loro incrollabile fermezza, il vescovo Giorgio scatenò la sua ira, condannandoli a morte o all'esilio.
Martirologio Romano: Commemorazione dei santi martiri, uomini e donne, che ad Alessandria d’Egitto nei sacri giorni di Pentecoste il vescovo ariano Giorgio, sotto l’imperatore Costanzo, fece crudelmente uccidere o relegare in esilio.
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I Santi Martiri di Pentecoste di Alessandria sono un gruppo di uomini e donne cristiani che subirono il martirio durante i tumulti scoppiati ad Alessandria d'Egitto nel 339 d.C., durante la festività di Pentecoste. Le fonti storiche a nostra disposizione, pur non offrendo un resoconto completo e dettagliato, ci permettono di ricostruire alcuni frammenti della loro vicenda e di cogliere il profondo significato della loro testimonianza di fede.
Contesto storico
Al tempo del martirio, l'Impero Romano era governato dall'imperatore Costanzo II, un sostenitore dell'arianesimo, una dottrina teologica in contrasto con la cristologia ortodossa. Sotto il suo regno, i cristiani ortodossi subirono una dura persecuzione, in particolare in Egitto, dove la diocesi di Alessandria era guidata dal vescovo ariano Giorgio.
Eventi di Pentecoste
Nel 339 d.C., durante la solennità di Pentecoste, mentre i cristiani ortodossi si riunivano per celebrare la discesa dello Spirito Santo, il vescovo Giorgio scatenò la sua ira contro di loro. Incitò una folla di ariani ad assalire la chiesa, dando inizio a una serie di violenze che si protrassero per diversi giorni.
Martirio
Nel corso di questi tumulti, molti cristiani ortodossi furono uccisi o gravemente feriti. Tra questi, i Santi Martiri di Pentecoste, uomini e donne di diversa età e condizione sociale, che persero la vita in nome della loro fede. Le fonti ci raccontano di alcuni di loro, come Plutarco, un presbitero decapitato, Sereno, un diacono bruciato vivo, Eraide, una catechumena decapitata, e Potamiena, una giovane vergine che, dopo aver subito torture indicibili per difendere la sua purezza, fu bruciata sul rogo insieme alla madre Marcella.
Culto e Devozione
La morte dei Santi Martiri di Pentecoste rappresenta un atto di eroica fedeltà a Cristo e al Vangelo. Di fronte alla persecuzione e alla violenza, essi non rinnegarono le loro convinzioni, scegliendo di testimoniare la loro fede fino all'estremo sacrificio. La loro storia ci ricorda la forza e la resilienza della comunità cristiana nei primi secoli, disposta ad affrontare ogni prova pur di custodire la verità del Vangelo.
I Santi Martiri di Pentecoste sono venerati dalla Chiesa Cattolica come esempio di coraggio e perseveranza nella fede. La loro memoria è celebrata ogni anno il 21 maggio, giorno in cui la Chiesa li ricorda come testimoni esemplari della sequela di Cristo.
Autore: Franco Dieghi
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