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Santi Casto ed Emilio Martiri
Festa:
22 maggio
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† 203
Sono commemorati il 22 maggio nel Calendario cartaginese, nel Martirologio Geronimiano e nel Romano. Arrestati durante la persecuzione di Decio (ca. 250) vinsero la debolezza iniziale e, toccati dalla grazia, affrontarono eroicamente il carnefice, lavando col sangue la vergogna della precedente caduta.
Unica fonte su di loro è san Cipriano, che, nel De lapsis, li addita a esempio di vittoria del coraggio sulla paura. Sant'Agostino compose un sermone in loro onore nell'anniversario del martirio, senza fornire altre notizie.
Martirologio Romano: In Africa, santi Casto ed Emilio, martiri, che conclusero la loro passione nel fuoco. Come scrive san Cipriano, vinti in un primo combattimento, il Signore li rese in una seconda prova vincitori, facendoli più forti di quelle fiamme a cui i corpi avevano precedentemente ceduto.
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Santi CASTO ed EMILIO, martiri
Tra i numerosi martiri che hanno segnato la storia della Chiesa primitiva, i Santi Casto ed Emilio si distinguono per una vicenda che incarna la fragilità umana e la potenza salvifica della fede. La loro storia, narrata da San Cipriano nel suo "De lapsis", ci offre un esempio commovente di come la grazia divina possa risollevare anche gli animi più vacillanti, conducendoli alla vittoria sul peccato e sulla paura.
Durante la persecuzione dell'imperatore Decio, scoppiata intorno al 250 d.C., Casto ed Emilio, due cristiani ferventi, furono arrestati per la loro fede. Sottoposti a torture e minacce di morte, inizialmente vacillarono e negarono la loro appartenenza al Cristianesimo. La paura del martirio li indusse a tradire la loro fede, un atto che li lasciò profondamente addolorati e vergognosi.
Tuttavia, la loro rinuncia non portò loro pace interiore. Tormentati dal rimorso e dalla consapevolezza di aver tradito il loro Signore, Casto ed Emilio non trovarono requie. In preda al pentimento, decisero di riparare al loro errore confessando pubblicamente la loro fede e affrontando il martirio con coraggio.
Con rinnovata determinazione, Casto ed Emilio si presentarono nuovamente al cospetto delle autorità romane, proclamando la loro fede in Cristo senza timore. La loro eroica confessione li condannò a morte per incendio. Di fronte alla pira ardente, non mostrarono alcun segno di cedimento, anzi, affrontarono il supplizio con serenità e gioia, consapevoli di aver finalmente lavato la loro vergogna e di essere tornati fedeli al loro Dio.
I Santi Casto ed Emilio sono venerati come martiri dalla Chiesa e la loro memoria è celebrata il 22 maggio.
Autore: Franco Dieghi
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