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San Lupo di Limoges Vescovo
Festa:
22 maggio
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† 22 maggio 637
Presso la chiesa del santo Sepolcro a Limoges, viveva nel secolo VII una piccola comunità di preti incaricata di custodire le reliquie di san Marziale, primo vescovo della città, conservate nella chiesa. Lupo era uno di questi preti. Dovendo eleggere un nuovo vescovo, gli abitanti di Limoges inviarono, secondo l’uso, al re Clotario II tre preti, fra i quali scegliere il vescovo e Lupo era tra questi. Giunto nella città reale Lupo guarì il figlio di Clotario gravemente malato ed il re lo designò alla sede episcopale. Fu consacrato il 12 maggio 614 e l’atto più importante, dal punto di vista storico, del suo episcopato fu l’approvazione della carta di fondazione del monastero di Solignac il 22 novembre 631. Lupo morì il 22 maggio 637, fu sepolto presso san Marziale, come i suoi predecessori, e la sua tomba divenne luogo di pellegrinaggio. Nel 1158 il suo capo fu esumato, deposto in una cassa di bronzo sbalzato e portato nella chiesa di san Michele a Lione. Nel 1625, fu deposto in una nuova cassa d’argento. Le reliquie del santo vescovo furono sottratte alla profanazione durante la Rivoluzione francese e si trovano tuttora nella chiesa di san Michele. Esiste ancora la Confraternita di san Lupo fondata nel secolo XII.
Martirologio Romano: A Limoges ancora in Aquitania, san Lupo, vescovo, che sottoscrisse la fondazione del monastero di Solesme.
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San Lupo nacque all'inizio del VII secolo a Limoges, in Aquitania (Francia). Fin da giovane si distinse per la sua pietà e il suo zelo religioso. Entrò a far parte della piccola comunità di preti che custodiva le reliquie di San Marziale, primo vescovo di Limoges, presso la chiesa del Santo Sepolcro.
Nel 614, alla morte del vescovo di Limoges, i cittadini inviarono al re Clotario II tre candidati per la successione, tra cui Lupo. Durante il suo soggiorno presso la corte reale, Lupo ebbe l'occasione di guarire miracolosamente il figlio gravemente malato del re, il quale, in segno di riconoscenza, lo nominò nuovo vescovo di Limoges.
Consacrato il 12 maggio 614, Lupo si distinse per il suo impegno pastorale e per la sua opera di evangelizzazione. Il suo episcopato fu segnato da un evento di particolare importanza: la fondazione del monastero di Solignac, avvenuta il 22 novembre 631. Lupo approvò la carta di fondazione del monastero, che divenne un importante centro di cultura e spiritualità.
Oltre al suo ruolo di vescovo, Lupo era conosciuto per le sue doti di guaritore e taumaturgo. Numerosi miracoli gli furono attribuiti, tra cui la guarigione di malati e infermi, l'espulsione di demoni e la resurrezione di morti.
Lupo morì il 22 maggio 637 e fu sepolto nella basilica di San Marziale, dove la sua tomba divenne meta di pellegrinaggio. Nel 1158, il suo capo fu traslato in una cassa di bronzo sbalzato e portato nella chiesa di San Michele a Lione. Nel 1625, fu deposto in una nuova cassa d'argento.
Le reliquie di San Lupo furono sottratte alla profanazione durante la Rivoluzione francese e si trovano tuttora nella chiesa di San Michele a Lione. Ancora oggi, San Lupo è venerato come patrono della città di Limoges e la sua memoria è custodita dalla Confraternita di San Lupo, fondata nel XII secolo.
San Lupo è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. La sua memoria liturgica ricorre ogni anno il 22 maggio. In particolare, è considerato patrono della città di Limoges, dove la sua figura è molto cara ai fedeli. La sua festa è celebrata con solenni liturgie e processioni, durante le quali le sue reliquie vengono portate in giro per la città.
Autore: Franco Dieghi
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