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San Leone (Lyé) di Mantenay Abate
Festa:
25 maggio
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† 550 circa
Il villaggio di Saint-Lyé, a nove chilometri da Troyes (Aube), porta il nome di questo santo che visse nel secolo VI. Nulla si conosce della sua infanzia e della sua giovinezza. Nel 533 egli succedette come abate di Mantenay-sur-Seine (Aube) al beato Romano, che aveva fondato il monastero due o tre anni prima, succeduto a sua volta a san Remigio come arcivescovo di Reims. Leone curò la sepoltura di un sacerdote suo amico, di nome Maurelio, in una basilica dedicata a sant'Ursone che, probabilmente, sorgeva a Isle-Aumont (Aube) e dove recenti scavi hanno permesso di ritrovare numerose tombe. Morì verso il 550 e il suo successore, l’abate Baudemondo, procedette alla traslazione del suo corpo. Nell’Aube, fino ad epoca recente, alcune donne potavano il nome di Lyette, derivato da Lyé. I Bollandisti hanno pubblicato una breve Vita tratta dal Promptuarium Tricassinum di Camuzat, ma non sembra che essa sia antica, poiché l’autore si è limitato ad elencare le virtù del suo eroe e a raccontare che sant'Ilario, san Martino e sant'Anziano sarebbero venuti ad annunciare a Leone, in sogno, la sua prossima morte.
Martirologio Romano: Nel cenobio di Mantenay presso Troyes in Francia, san Leone, abate.
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La principale fonte agiografica su San Leone è la breve Vita inclusa nel Promptuarium Tricassinum di Camuzat, pubblicata dai Bollandisti. Tuttavia, la sua antichità è messa in dubbio, in quanto l'autore si limita a elencare le virtù del santo e a narrare un sogno in cui sant'Ilario, san Martino e sant'Anziano gli annunciavano la sua morte imminente.
San Leone (Lyé) di Mantenay, venerato il 25 maggio, rappresenta una figura emblematica del monachesimo merovingio del VI secolo. Abate del cenobio di Mantenay presso Troyes in Francia, la sua vita, seppur breve, fu permeata da una profonda spiritualità e dedizione alla comunità monastica. Sebbene le informazioni sulla sua infanzia e giovinezza siano scarse, il suo operato come abate e la sua figura di guida spirituale hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia della regione e della Chiesa.
Nel 533, Leone succedette al beato Romano come abate del monastero di Mantenay-sur-Seine, situato nell'attuale dipartimento dell'Aube in Francia. Il monastero, fondato da Romano solo pochi anni prima, era già divenuto un importante centro di spiritualità e cultura sotto la sua guida. Leone, ereditando questa responsabilità, ne proseguì l'opera con zelo e devozione.
Un episodio significativo del suo mandato abbaziale fu la sepoltura di un sacerdote suo amico, di nome Maurelio. Leone officiò la cerimonia in una basilica dedicata a sant'Ursone, probabilmente situata a Isle-Aumont, dove recenti scavi archeologici hanno portato alla luce numerose tombe. La devozione di Leone a sant'Ursone, santo venerato nella regione, testimonia la sua profonda fede e il suo legame con la tradizione locale.
Leone si spense verso il 550, lasciando un ricordo indelebile nella comunità monastica. Il suo successore, l'abate Baudemondo, ne dispose la traslazione del corpo, confermando la venerazione e il rispetto che Leone aveva conquistato durante il suo abbaziato.
La festa di San Leone è celebrata il 25 maggio, attestando la sua importanza nel panorama religioso della regione. Nell'Aube, fino a tempi recenti, alcune donne portavano il nome di Lyette, derivato da Lyé, a testimonianza della sua persistente devozione popolare.
Autore: Franco Dieghi
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