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Beato Gerardo Mecatti Terziario francescano, Cavaliere di Malta
Festa:
25 maggio
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† Villamagna, Firenza, 1245 circa
Nato a Villamagna, presso Firenze, sembra nell'a. 1174, vesti l'abito del Terz'Ordine di s. Francesco e, dopo aver distribuito i propri beni ai poveri, si ritirò in un eremo, dove trascorse la vita nella penitenza e nella contemplazione. Ogni settimana visitava, in pio pellegrinaggio, tre chiese: una il lunedi in suffragio delle anime purganti, una il mercoledì per ottenere la remissione dei propri peccati, la terza il venerdì a sconto dei peccati altrui e per la conversione degli infedeli. Operò alcuni miracoli: una volta fece trovare mature le ciliege sull'albero durante l'inverno, per soddisfare il desiderio di un malato; un'altra, dovendo trasportare alcune grosse pietre per la costruzione del proprio sepolcro, e non avendo voluto un contadino prestargli i buoi, comandò due paia di giovenchi non domi, ed essi, docili, le trasportarono dove lui indicò. Si disputa sul giorno e sull'anno della morte, che è fissato al 1242, al 1245, al 1254 o al 1276; per quanto riguarda il giorno si pensa al 13 o al 25 magg. Il Papebroch giudica poco probabile il 1276 perché si dovrebbe attribuire al beato oltre un secolo di vita, contrariamente ai dati della Vita più antica. Il Martyr. Franc. preferisce, invece, quest'ultima data, però non accenna all'anno di nascita; le Vies des Saints optano per il 1245. Il problema resta pertanto aperto. Il culto del Mecatti fu confermato da Gregorio XVI il 18 magg. 1833, dopo regolare processo. La sua festa nel Martyr. Franc. è iscritta al 25 maggio.
Martirologio Romano: A Villamagna vicino a Firenze, commemorazione del beato Gerardo Mecatti, che, seguendo con passione l’esempio di san Francesco, distribuì i propri beni ai poveri e, ritiratosi in un eremo, per amore di Cristo si adoperò nell’accoglienza ai pellegrini e nell’assistenza agli infermi.
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Nato a Villamagna, presso Firenze, intorno al 1174, Gerardo incarnò appieno i principi di umiltà, altruismo e fede incrollabile che caratterizzarono il movimento francescano. La sua vita, costellata di opere di bene e miracoli prodigiosi, lo rese oggetto di venerazione già in epoca medievale, culminando con la sua beatificazione nel 1833.
Il periodo giovanile di Gerardo rimane in gran parte sconosciuto. Le fonti storiche ci tramandano la sua nascita a Villamagna, in una famiglia agiata. Fin da giovane, Gerardo si distinse per la sua indole generosa e compassiva, mostrando una particolare sensibilità verso le sofferenze altrui.
Un evento determinante segnò la sua esistenza: l'incontro con San Francesco d'Assisi. Profondamente toccato dagli insegnamenti del Santo, Gerardo decise di abbracciare la spiritualità francescana, spogliandosi dei suoi beni materiali e dedicandosi interamente al servizio del prossimo.
Gerardo si ritirò in un eremo, immerso nella quiete della natura, dove condusse una vita di preghiera e penitenza. La sua esistenza era scandita da un ritmo di intensa devozione, scandito da frequenti pellegrinaggi alle chiese vicine.
Tuttavia, la sua carità non si limitava alla sfera contemplativa. Gerardo si prodigava nell'assistenza ai pellegrini e ai malati, offrendo loro conforto materiale e spirituale. La sua fama di santità si diffuse rapidamente, attirando a lui numerosi devoti che cercavano il suo consiglio e la sua benedizione.
Numerose leggende e racconti si intrecciano intorno alla figura di Gerardo, narrando miracoli e prodigi che testimoniano la sua profonda fede e il suo potere taumaturgico.
Si narra che una volta, per soddisfare il desiderio di un malato, Gerardo fece maturare miracolosamente ciliegie sull'albero in pieno inverno. Un altro episodio leggendario racconta come, dovendo trasportare delle pesanti pietre per la costruzione del suo sepolcro, Gerardo riuscì a domare due giovenchi selvatici con il solo potere della sua parola.
La data esatta della morte di Gerardo Mecatti rimane incerta, oscillando tra il 1242 e il 1276. Le fonti discordanti testimoniano comunque la sua venerazione già in epoca medievale, alimentata dai racconti dei suoi miracoli e dalla fama della sua santità.
Nel 1833, Papa Gregorio XVI ufficializzò la beatificazione di Gerardo, confermando il culto che gli era già tributato da secoli. La sua festa liturgica viene celebrata il 25 maggio.
Autore: Franco Dieghi
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