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Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano Martiri venerati in Sardegna
Festa:
28 maggio
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Sono commemorati nel Geronimiano e in altri martirologi antichi il 28 maggio Ma Priamo sta per Primo e Felice si identifica con Feliciano: due autentici martiri romani del 9 giugno Di Emilio non si sa nulla. L'indicazione della Sardegna come luogo del martirio è un errore. E' ben vero che in quest'isola nel 1620 furono trovate le reliquie di Priamo, Luciano (corruzione di Feliciano) ed Emiliano (variante di Emilio). Molto diffusa in Sardegna è la venerazione per Emilio. La diocesi di Bosa lo ha come patrono principale con Priamo; Belvi conserva una sua statua in legno del sec. XVI ed ebbe una vetusta chiesetta, a lui dedicata, abbandonata al principio del sec. XVII e ricostruita nel 1926. In provincia di Cagliari, il villaggio di Sestu ha, in onore di s. Gemiliano (variante di Emilio), una chiesa che risale al 1260 ca.; un altro paese, Samassi, ne ha una del 1290 circa.
Etimologia: Emilio = cortese o emulo, dal latino
Emblema: Palma
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Sebbene la venerazione dei Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano sia molto diffusa in Sardegna, la loro storia presenta alcune incertezze e incongruenze. Le informazioni agiografiche su di loro sono frammentarie e spesso contraddittorie, e la loro identificazione precisa rimane un argomento di dibattito tra gli studiosi.
I Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano sono commemorati il 28 maggio nel Geronimiano e in altri antichi martirologi. Tuttavia, è importante sottolineare che l'identità di alcuni di questi nomi è stata oggetto di confusione e riconsiderazione. In particolare:
- Priamo: secondo alcuni studiosi, questo nome potrebbe essere una storpiatura di "Primo".
- Felice: viene spesso identificato con Feliciano, un martire romano venerato il 9 giugno.
Inoltre, non vi sono prove concrete che attestino il martirio di questi santi in Sardegna. Si presume che l'associazione con l'isola sia dovuta al ritrovamento delle loro reliquie a Cagliari nel 1620. Le reliquie, verosimilmente appartenenti a martiri romani, furono erroneamente identificate con quelle di Emilio, Felice, Priamo e Feliciano, dando origine alla venerazione di questi santi in Sardegna.
Nonostante le incertezze storiografiche, la devozione verso i Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano è molto sentita in Sardegna, in particolare nella diocesi di Bosa, dove sono considerati i santi patroni insieme a San Priamo. Diverse località sarde ospitano chiese dedicate a questi santi, come Belvi, che conserva una statua lignea di Emilio del XVI secolo, e i comuni di Sestu e Samassi, che vantano chiese dedicate rispettivamente a San Gemiliano (variante di Emilio) del XIII secolo e a San Felice del XIII secolo.
Autore: Franco Dieghi
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