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Sant' Ilarione il Giovane Archimandrita

Festa: 6 giugno

† 845

Nato a Costantinopoli, Ilarione divenne monaco e poi capo di un monastero. Era un uomo saggio e religioso, amato dai suoi fedeli. Difese le immagini sacre, che in quel periodo erano attaccate da alcuni. Per questo fu perseguitato, incarcerato e torturato, ma non rinunciò mai alle sue idee. Morì in esilio nell'845.

Martirologio Romano: A Costantinopoli, sant’Ilarione, sacerdote ed egúmeno del monastero detto di Dalmazio, che per la difesa del culto delle sacre immagini patì invitto il carcere, le flagellazioni e l’esilio.


Le informazioni sulla nascita e sui primi anni di vita di Sant'Ilarione il Giovane sono scarse. Si presume che sia nato a Costantinopoli verso la fine dell'VIII secolo, in una famiglia di fede ortodossa. Fin da giovane, mostrò una profonda devozione religiosa e un forte interesse per la teologia. Attratto dalla vita monastica, decise di abbracciare la vocazione sacerdotale, dedicandosi anima e corpo al servizio della Chiesa.

Egumeno del Monastero di Dalmazio
Nel corso del suo percorso spirituale, Ilarione divenne egumeno del Monastero di Dalmazio, situato a Costantinopoli. Sotto la sua guida, il monastero divenne un centro di riferimento per la vita ascetica e l'approfondimento della dottrina cristiana. Ilarione era conosciuto per la sua saggezza, la sua umiltà e il suo zelo pastorale. Era un instancabile predicatore e un abile direttore spirituale, capace di guidare i suoi confratelli verso la santità.

Difensore delle Sacre Immagini
Durante il regno dell'imperatore bizantino Michele III (842-867), l'Impero si trovò ad affrontare una grave crisi iconoclasta, un movimento religioso che rifiutava il culto delle immagini sacre. Ilarione, da fervente sostenitore dell'ortodossia, si oppose con vigore a questa dottrina, ritenendola pericolosa e deviante.
Con coraggio e determinazione, Ilarione difese il culto delle immagini sacre, sostenendo che esse non erano idoli da adorare, ma strumenti per avvicinarsi a Dio e ai santi. Le sue prediche e i suoi scritti teologici ebbero un impatto significativo sulla resistenza all'iconoclastia, contribuendo a preservare la venerazione delle immagini nella Chiesa ortodossa.

Persecuzione e Martirio
A causa del suo incrollabile impegno nella difesa delle sacre immagini, Ilarione fu sottoposto a una dura persecuzione da parte delle autorità imperiali. Arrestato e incarcerato, subì torture e flagellazioni, senza mai rinunciare alle sue convinzioni. Di fronte all'intransigenza del regime iconoclasta, Ilarione fu condannato all'esilio.
Nonostante le sofferenze e le umiliazioni, Ilarione continuò a predicare la fede e a difendere il culto delle immagini anche durante il suo esilio. La sua testimonianza eroica divenne un simbolo di tenacia e di fedeltà al Vangelo, ispirando molti a resistere alle pressioni del potere secolare.

Morte e Culto
Sant'Ilarione il Giovane morì in esilio nell'845, all'età di circa 60 anni. La sua figura e il suo esempio di coraggio e coerenza divennero presto oggetto di venerazione da parte dei fedeli ortodossi. Ancora oggi, Sant'Ilarione è ricordato come un infaticabile difensore della fede e un baluardo contro l'iconoclastia. La sua festa liturgica si celebra il 6 giugno di ogni anno.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-05-10

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