†626
Nella cronotassi ufficiale dei vescovi è stato inserito al trentunesimo posto, dopo San Donnolo e prima di San Clarenzio, agli inizi del VII secolo. Eterio fa parte di quella schiera dei primi quarantacinque vescovi di Vienne considerati santi. Di lui conosciamo solo il nome, grazie alla “Pasiio Desiderii”. Non sappiamo nulla sulla sia vita e sul suo governo pastorale della diocesi. Le attuali fonti storiche indicano la sua morte presumibilmente nell’anno 626.
Martirologio Romano: A Vienne in Burgundia, oggi in Francia, sant’Eterio, vescovo.
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Tra i santi oscuri della Gallia merovingia emerge la figura di Sant'Eterio (Aetherius, Ethère o Ithier), trentunesimo vescovo di Vienne, città situata nella Francia sud-orientale. La sua storia, avvolta nel mistero, è frammentaria e ricca di interrogativi, lasciandoci con un alone di fascino e curiosità.
Le nostre conoscenze su Sant'Eterio si basano quasi esclusivamente sulla menzione presente nella "Passio Desiderii", un antico testo agiografico. Qui, il suo nome, Aetherius, Ethère o Ithier nella sua forma latina, viene annoverato tra i primi quarantacinque vescovi di Vienne venerati come santi. Tuttavia, la sua vita e il suo operato episcopale restano avvolti nel mistero.
Nessuna testimonianza diretta ci permette di delineare il profilo biografico di Eterio. Le fonti storiche a disposizione, scarne e frammentarie, non offrono dettagli sul suo percorso di fede, la sua formazione o le sue azioni pastorali. L'unica certezza riguarda il suo ruolo di guida spirituale della diocesi di Vienne, ricoperto agli inizi del VII secolo, in un periodo storico complesso e turbolento.
La data precisa della sua morte è oggetto di dibattito tra gli studiosi. Alcune fonti indicano il 626 come anno più probabile, mentre altre ipotizzano date differenti. L'assenza di documentazione dettagliata rende impossibile stabilire con certezza quando la sua vita terrena ebbe termine.
Nonostante le informazioni lacunose, la venerazione di Sant'Eterio è attestata fin dall'antichità. Il Martirologio Romano lo ricorda il 14 giugno, conservando la memoria di questo vescovo silenzioso eppure significativo nella storia della Chiesa di Vienne.
Autore: Franco Dieghi
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