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Santi Anastasio, Felice e Digna Martiri

Festa: 14 giugno

† 853

Si venerano insieme, per essere stati martirizzati lo stesso giorno, il 14 giugno 853, a Cordova, durante la persecuzione di Mohamed I. Anastasio, monaco e poi sacerdote, profondamente colpito dal martirio subito a Cordova, il 13 giugno, da santa Fandila, affrontò coraggiosamente i carnefici, rimproverando loro il delitto e confessando la sua fede: i maomettani lo decapitarono. Contemporaneamente fu decapitato Felice, un monaco di Alcalà, proveniente dalla Getulia e di passaggio a Cordova. La sera dello stesso giorno, la vergine Digna, una monaca di Tábanos, che per umiltà voleva farsi chiamare Indigna, ebbe una visione di sant'Agata, che, offrendole una rosa rossa, la esortava a patire per Cristo: Digna abbandonò il monastero e, infiammata di sacro zelo, rinfacciò al giudice le esecuzioni di Anastasio e Felice, colpevoli solo d'aver adorato il vero Dio e confessato la Trinità. Questa intrepidezza le valse il martirio: il suo cadavere, come quello degli altri martiri, fu appeso a un palo. Dubbia è la notizia che dopo la cremazione le ceneri dei tre santi siano state disperse.

Martirologio Romano: A Córdova nell’Andalusia in Spagna, santi martiri Anastasio, sacerdote, Felice, monaco, e Digna, vergine, che morirono tutti insieme nello stesso giorno: Anastasio, avendo confessato davanti ai consoli Mori la sua fede cristiana, fu prontamente trafitto con la spada e, insieme a lui, anche Felice, di origine gétula, che aveva professato nelle Asturie la fede cattolica e conduceva vita monastica; Digna, ancor giovanissima, che all’uccisione dei suoi compagni aveva coraggiosamente espresso biasimo verso il giudice, fu senza indugio decapitata.


Nell'era tormentata della persecuzione musulmana in Spagna, fiorirono i gigli purissimi del martirio, tra cui i Santi Anastasio, Felice e Digna, che ascesero alla gloria celeste il 14 giugno 853 a Cordova, offrendo il loro sangue a testimonianza incrollabile della fede cristiana.

Anastasio, Monaco e Sacerdote Ardente di Fede
Anastasio, originariamente monaco, abbracciò il sacerdozio, nutrito da una profonda devozione e da un'incrollabile fede. Il suo cuore fu profondamente toccato dal martirio di Santa Fandila, avvenuto a Cordova il 13 giugno, evento che scatenò in lui un fuoco ardente di coraggio. Mosso da un'incontenibile passione per la verità, si presentò dinanzi ai consoli Mori, senza timore di condanna, per rimproverare il loro delitto e professare apertamente la sua fede in Cristo. La sua audacia non passò inosservata: i persecutori, irritati dalla sua fermezza, lo condannarono a morte per decapitazione.

Felice, Monaco Esule e Testimone Silenzioso
Contemporaneamente ad Anastasio, subì il martirio Felice, un monaco proveniente dalla Getulia e residente ad Alcalà. Pellegrino per fede, si trovava di passaggio a Cordova quando fu travolto dalla furia anticristiana. La sua esistenza, trascorsa nel silenzio e nella preghiera, si trasformò in un'eloquente testimonianza di fede, culminata nel sacrificio supremo. Anch'egli, come Anastasio, fu decapitato, offrendo la sua vita per amore del Vangelo.

Digna, Vergine Intrepida e Visionaria
Nella sera dello stesso giorno, la giovane monaca Digna, originaria di Tábanos e conosciuta per la sua umiltà al punto da voler essere chiamata "Indigna", fu chiamata a condividere la sorte gloriosa dei suoi compagni martiri. Una visione mistica di Sant'Agata, che le offriva una rosa rossa come simbolo del martirio imminente, la spinse ad abbandonare il monastero. Infiammata da un sacro zelo, si presentò al cospetto del giudice, rimproverandolo con veemenza per l'esecuzione di Anastasio e Felice, rei unicamente di aver adorato il vero Dio e professato la Trinità. La sua intrepida professione di fede le costò la vita: anche lei fu decapitata, completando il trionfo dei tre martiri. I loro corpi, come segno di disprezzo da parte dei persecutori, furono appesi a un palo.

Culto e Venerazione
Rimane incerta la notizia secondo cui le ceneri dei tre santi, dopo la cremazione, siano state disperse.
La memoria di Anastasio, Felice e Digna è stata accolta con reverenza sia nel Martirologio Romano che nell'Ordine Benedettino. La loro festa liturgica si celebra ogni anno il 14 giugno, a perenne ricordo del loro eroico martirio e della loro incrollabile fede, che continua ad ispirare e rincuorare i fedeli di ogni epoca.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-05-16

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