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Santi Aureo, Giustina e compagni Martiri
Festa:
16 giugno
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V sec.
Aureo, vescovo di Magonza, e sua sorella Giustina, assieme ad altri cristiani, subirono il martirio per mano degli Unni durante una celebrazione eucaristica. La data esatta del loro sacrificio rimane avvolta nel mistero, ipotizzata tra il 409 e il 451. Nonostante l'incertezza cronologica, le fonti, tra cui il Martirologio Romano e le testimonianze di Ammiano Marcellino e San Gerolamo, attestano la ferocia dell'invasione barbara e la tragica fine dei fedeli magontini. Sebbene i corpi dei martiri vennero recuperati e venerati nel VII secolo, la storicità di alcuni dettagli agiografici, narrati da Gosvino e Sigeardo, rimane dubbia.
Martirologio Romano: A Magonza nella Gallia belgica, ora in Germania, santi Aureo, vescovo, Giustina, sua sorella, e compagni, martiri, che, si tramanda siano stati trucidati dagli Unni pagani mentre celebravano l’Eucaristia.
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Santi AUREO, vescovo, GIUSTINA, vergine, e COMPAGNI, martiri in MAGONZA
Secondo il Martirologio Romano (che assai probabilmente accoglie la notizia dal martirologio di Rabano Mauro; mentre Beda e Adone ne tacciono) Aureo, vescovo di Magonza, e la sorella di lui, Giustina, con altri cristiani sarebbero stati trucidati dagli Unni, di sorpresa, mentre tutti attendevano in chiesa alla celebrazione dei santi misteri. A questo riguardo il Baronio sostiene che non è possibile stabilire se questi santi abbiano subito il martirio al tempo dell'invasione degli Unni o durante l'invasione di altri barbari. Comunque, pur nell'impossibilità di precisare la data di tale massacro, la più probabile sembra quella del 451. In ogni modo, non si può dubitare delle violente invasioni di barbari in Magonza, sia perché questa città, appunto perché situata alla frontiera dell'Impero romano, non poteva essere sottratta alla mira dei barbari, sia perché di tali invasioni abbiamo due significative testimonianze scritte. La prima è quella di Ammiano Marcellino nel Rerum gestarum libri. L'altra testimonianza è di san Gerolamo, il quale, scrivendo nel 409 a Geruchia, giovane vedova, e volendole sconsigliare le seconde nozze, le descrive le innumerevoli calamità e le miserie del mondo, citandole, tra l'altro, il seguente fatto: «Moguntiacum, nobilis quondam civitas, capta atque subversa est, et in Ecclesia multa hominum millia trucidata» Nel sec. VII, i corpi di questi martiri furono tratti dal pozzo dov'erano stati gettati e furono esposti alla venerazione dei fedeli nella chiesa di Sant'Albano in Magonza. Per quanto riguarda la passio e ancora di più la narrazione dei miracoli di cui è autore Gosvino e parimenti la passio, inventio e translatio composte da Sigeardo (sec. XIII), bisogna osservare che non si tratta di documenti sicuri.
Questi santi si commemorano il 16 giugno.
Autore: Pietro Bertocchi
Fonte:
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