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San Guido (Guy) di Auxerre Vescovo
Festa:
6 gennaio
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Auxerre, secolo X - † 6 gennaio 961
Vescovo del X secolo, fu un uomo di grande fede, carità e sapienza. Durante il suo episcopato, dovette lottare contro i signori feudali per difendere i beni delle chiese, restaurare gli edifici sacri, costruire una cappella in onore dei santi più venerati nella diocesi e riportare la concordia con il suo metropolita, l'arcivescovo di Sens. Morì il 6 gennaio 961, giorno dell'Epifania, e fu venerato come santo da molti fedeli già nel Medioevo.
Etimologia: Guido = istruito, dall'antico tedesco
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Non risulta che abbia avuto nel tempo una festa liturgica, ma alcuni antichissimi documenti gli danno il titolo di santo, inoltre la sua immagine posta nella cappella di S. Sebastiano della cattedrale di Auxerre, reca la dicitura “Beato Guido”.
L’intero capitolo XLV dei “Gesta episcoparum” della diocesi francese di Auxerre, è dedicato a lui, come vescovo che esercitò l’episcopato dal 933 al 961. Guido o Guy in lingua francese, nacque nella regione di Sens, il padre si chiamava Bosone e la madre Abigail; ancora fanciullo, venne affidato alla chiesa cattedrale di S. Stefano di Auxerre, uniche forme di scuole di rilievo dell’epoca, dove apprese la letteratura e le Sacre Scritture.
E rimanendo nell’ambiente ecclesiastico, ricevé la tonsura dal vescovo Erifrido (888-910). Da adulto scelse definitivamente la vita religiosa e fu cappellano e consigliere di corte del re Raoul (923-936) e della regina Emma; in seguito divenne arcidiacono, per quel tempo carica molto importante.
Il 21 aprile 933, quando morì il vescovo in carica Gauderico, gli succedette con il consenso del re, della regina, del clero e del popolo.
Dovette combattere, durante il suo episcopato, affinché i signori feudali non si appropriassero dei beni delle chiese; restaurò gli edifici sacri, soprattutto la cattedrale; fece costruire una cappella in onore dei santi più venerati nella diocesi di Auxerre; riportò la concordia su questioni pendenti con il suo metropolita, l’arcivescovo di Sens.
Compose degli inni in onore di s. Giuliano martire e infine concesse una reliquia di s. Ciro alla cattedrale di Nevers. Si disse di lui che “era un pastore che cercava di rendersi utile, piuttosto che comandare”.
Morì compianto da tutti il 6 gennaio 961.
Autore: Antonio Borrelli
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