Poche sono le notizie sulla vita di questi due martiri romani, ricordati insieme probabilmente nel giorno della loro morte. Secondo alcune fonti Giovanni sarebbe un presbitero decapitato al tempo di Giuliano l’Apostata. Entrambi sono sepolti in un cimitero lungo la via Salaria vecchia.
Martirologio Romano: A Roma sulla via Salaria antica, santi Giovanni e Festo, martiri.
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Nei codici del Martirologio Geronimiano sono ricordati al 21 e 23 dicembre: la prima volta con l'indicazione topografica in Tuscia, la seconda con un generico et alibi; il 24 giugno, poi, è ricordato il solo Festo attribuito a Roma. Secondo il Delehaye doveva esserci anche il nome di Giovanni, perché tali sarebbero le indicazioni della passio Bibianae.
Quale delle tre date corrisponda al vero dies natalis dei due martiri è impossibile stabilire perché mancano altre fonti per un controllo e, del resto, neppure è sicuro che siano morti insieme. È certamente però falsa l'indicazione topografica in Tuscia perché i due santi sono romani, essendo sepolti in un cimitero della via Salaria vecchia, detto ad septem Palumbas ed anche in clivum Cucumeris, come risulta dal più antico catalogo dei cimiteri di Roma. I loro nomi infatti si leggono nei pittacia e nella notula degli olii che il presbitero Giovanni raccolse sui loro sepolcri al tempo della regina Teodolinda; gli itinerari del secolo VII poi attestano che nel cimitero esisteva una chiesa dedicata a Giovanni, la quale era comunemente indicata con l'appellativo ad caput san Iohannis, perché il capo del martire era ivi custodito sotto l'altare, mentre il corpo si trovava in addio loco come quello di Festo sub terra.
È impossibile determinare chi fossero i due martiri, perché le notizie date dalle possio Marcelli, passio Joannis et Pauli e passio Pimeni sono leggendarie e prive di fondamento.
Nel Martirologio Romano i nostri martiri sono ricordati tre volte: il 23 giugno il solo Giovanni con un elogio tratto dalla passio Bibianae in cui si dice ch'egli sarebbe stato un presbitero decapitato al tempo di Giuliano l'Apostata; il 24 giugno il solo Festo (detto però erroneamente Fausto), e il 21 dicembre ambedue sempre con l'indicazione topografica in Tuscia.
Autore: Agostino Amore
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