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Santa Ester Regina di Persia

Festa: 1 luglio

V secolo a.C.

Orfana ebrea adottata da Mardocheo, viene deportata in Persia dove diviene regina consorte di Assuero. Nascondendo le sue origini per ordine dello zio, Ester si ritrova suo malgrado al centro di una congiura ordita dal visir Aman contro gli ebrei. Di fronte alla minaccia di sterminio, Ester, mossa da fede incrollabile e senso di responsabilità verso il suo popolo, decide di intercedere presso il re, nonostante il divieto per le regine di presentarsi senza invito. Con tre giorni di digiuno e preghiera, si prepara all'incontro con Assuero, consapevole del pericolo a cui si espone. La sua bellezza e il suo fascino conquistano il re, che le concede qualsiasi cosa desideri. Ester, con astuzia e coraggio, rivela la sua identità ebraica e smaschera la perfidia di Aman, ottenendo la revoca del decreto di sterminio e la sua stessa salvezza. Il suo intervento eroico salva gli ebrei da un destino tragico, facendo di lei un simbolo di speranza e di resistenza.

Etimologia: Ester = stella, dal persiano


Ester (dall’ebraico “stella”) è il nome femminile più citato nella Bibbia. Vissuta tra il VI e V secolo a.C., è una povera israelita orfana, amabile e bellissima, adottata dallo zio Mardocheo. I due vengono deportati in Persia dove regna Assuero. Durante un banchetto il re ordina alla moglie Vasti di presentarsi davanti a lui e ai suoi ospiti per mostrarsi in tutta la sua bellezza. La regina si rifiuta e il re, infuriato per la sua disobbedienza, la ripudia per scegliere, fra tutte le belle ragazze del regno, un’altra consorte. Il sovrano appena vede Ester la prende in sposa, vestendola con abiti regali e ricoprendola di gioielli. Ester, però, su consiglio dello zio, non rivela ad Assuero di essere ebrea. Mardocheo, che vive a corte, racconta alla nipote di un complotto ordito contro il re. Ester avverte il sovrano che punisce con la morte i colpevoli.
A corte, però, vive un ministro potente, Aman, invidioso e malvagio. Egli odia Mardocheo, vuole sterminare lui e tutti i giudei, confiscare i loro beni e arricchirsi. Riesce a convincere Assuero ad emanare un editto per l’uccisione degli israeliti. Lo zio di Ester viene a sapere della tragica decisione e implora la nipote di intervenire per difendere il suo popolo. Ester risponde che è impossibile andare dal sovrano senza invito, neppure per la regina. Si rischia la pena capitale a meno che il re non decida altrimenti e Assuero non invitava la sua sposa da un mese. Lo zio insiste.
La regina Ester esprime tutta la sua fede nel Signore e si dimostra coraggiosa poiché, a costo della vita, tenterà di salvare il suo popolo. Assieme alle sue ancelle, pregherà, non toccherà cibo, né berrà acqua per tre giorni, così faranno anche tutti i giudei. Con le soli armi della preghiera (recitata con fede sincera) e del digiuno completo, Ester intende affrontare il re. Al terzo giorno Ester si lava, si profuma, si veste da regina e, impaurita per la sua sorte, più bella che mai, si presenta davanti al sovrano. Il marito, addolcito dalla bellezza della moglie, le dice che le avrebbe dato qualunque cosa, anche metà del suo regno. Ester confessa al marito di essere ebrea e gli chiede di risparmiare il suo popolo, accusando il malvagio Aman. Il re capisce di aver commesso un errore, dona la libertà ai giudei, fa uccidere Aman e, al suo posto, nomina Mardocheo. Tutto questo grazie a Ester, al suo coraggio e al suo occuparsi degli altri piuttosto che solo di se stessa.

Autore: Mariella Lentini
 


 

L'eroina giudaica, che ha dato il nome ad uno dei libri sacri, "di belle forme e di aspetto avvenente", alla morte dei genitori fu adottata dal cugino Mardocheo (Esth. 2, 7); erano entrambi della tribù di Beniamino e del casato di Cis. La loro famiglia fu tra quelle deportate nel 597. Mardocheo era nato in esilio, e il suo nome derivava da quello del dio Marduk; egli ebbe cura di Ester come della pupilla dei suoi occhi. Il re Serse I (Assuero: 485-465 a. C.), ripudiata Vasti, scelse Ester a sua donna favorita. Allorché Aman, il potente ministro, ottenne il decreto per l'uccisione dei Giudei, Mardocheo, che aveva sempre vegliato su Ester, la esortò a presentarsi al re e a intercedere in favore dei suoi connazionali. Ella, sebbene fosse proibito, sotto pena di morte, di accedere al re senza essere chiamati, si presentò a porgergli la sua supplica, dopo aver pregato e digiunato, invitandolo a pranzo. Accolta benevolmente, fu esaudita, quando, dopo il banchetto, svelò al re la malvagità di Aman. Ester salvò così il suo popolo. Mardocheo, a ricordo del lieto evento istituì la festa dei Purim che veniva celebrata il 14 e 15 del mese di adhar. Gli antichi martirologi latini celebrano la festa di Ester al 1 o luglio: festum Hester reginae; il Canisio aggiunge, in tedesco, il seguente breve elogio: "Bella e fedele, che trasse e liberò, con l'aiuto di Mardocheo, da un irnmediato pericolo tutto il popolo giudaico".
I Copti pongono la festa di Ester, "regina dei Persiani", al 20 dicembre, senza fare menzione di Mardocheo. Tra i Greci, sia Ester sia Mardocheo appaiono nominati nella commemorazione generale di tutti gli antichi Padri del Vecchio Testamento. Il distico che si riferisce ad Ester suona così: "Commemorazione della giusta [o "santa"] Ester, che redense [liberò] dalla morte il popolo d'Israele".


Autore:
Francesco Spadafora


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2023-07-07

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