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San Valentino di Langres (di Lassois) Sacerdote ed eremita
Festa:
4 luglio
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V sec.
Figura enigmatica, San Valentino di Langres, venerato il 4 luglio, si distingue dal più noto omonimo vescovo e martire. Le sue origini sono incerte (V-VI secolo) e la sua vita è avvolta nel mistero. Eremita consacrato al bene, dedicò la sua esistenza alla preghiera, alla contemplazione e all'aiuto dei bisognosi. La sua fama di santità crebbe, attirando discepoli. Culto diffuso, seppur con minori informazioni rispetto al suo omonimo, San Valentino di Langres divenne simbolo di santità eremitica e di dedizione alla fede.
Martirologio Romano: Presso Langres ancora in Aquitania, san Valentino, sacerdote ed eremita.
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La figura di San Valentino, venerato il 4 luglio, si intreccia con quella del più celebre San Valentino di Terni, vescovo e martire, patrono degli innamorati. Tuttavia, si tratta di due distinte personalità, accomunate dal nome e da una vita dedicata alla fede.
Le informazioni su San Valentino di Langres sono scarse e frammentarie, rendendo difficile ricostruirne la biografia con precisione. Le fonti più antiche risalgono all'Alto Medioevo, ma offrono dati contrastanti. Si presume che sia vissuto tra il V e il VI secolo, dedicando la sua esistenza alla preghiera e all'eremitaggio nella regione dell'Aquitania, in Francia.
Le leggende narrano che Valentino condusse una vita austera, votata alla contemplazione e alla carità. Si dice che si ritirasse in solitudine per dedicarsi alla preghiera e alla meditazione, ma allo stesso tempo si prodigava nell'aiuto dei bisognosi, offrendo loro conforto spirituale e sostegno materiale. San Valentino morì nel suo eremo di Lassois intorno al VI secolo. La sua fama di santità e saggezza si diffuse rapidamente attirando a lui un numero crescente di discepoli.
Nonostante la scarsità di informazioni, il culto di San Valentino di Langres si diffuse in diverse regioni d'Europa, in particolare in Francia e Germania.
Autore: Franco Dieghi
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