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San Tommaso di Terreti Abate
Festa:
5 luglio
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Reggio Calabria, inizi X sec. - Terreti, Reggio Calabria, 5 luglio 1000
Fu un abate vissuto nel X secolo, noto per la sua santità e guida spirituale. Nato a Reggio Calabria, divenne monaco in gioventù e, in seguito, abate del monastero di Santa Maria di Terreti, contribuendo al suo splendore durante l'epoca d'oro bizantina. Le sue virtù ascetiche e il suo esempio ispirarono profondamente la comunità monastica, tanto da essere definito "l'onore dei religiosi" e "tre volte beato". La sua fama di santità era tale che la tradizione lo ricorda per la sua pietà e per i lunghi ritiri spirituali in grotte scavate nel tufo, ancora visibili oggi. Considerato "uno dei più qualificati rappresentanti dell'ascetismo del suo tempo", San Tommaso morì il 5 luglio del 1000.
Martirologio Romano: Nel monastero di Santa Maria di Terreto vicino a Reggio Calabria, san Tommaso, abate.
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San Tommaso di Terreti (a volte indicato da Reggio) è stato un abate vissuto nel X secolo.
Nacque a Reggio Calabria nei primi anni del secolo X.
San Tommaso rese famoso il monastero di Santa Maria di Terreti, nell’epoca d’oro dell’agiografia calabro-greca.
Dell’abbazia risalente all’epoca bizantina, danneggiata più volte dai terremoti, oggi rimangono alcuni ruderi, parti del pavimento a mosaico e alcune colonne. “L’Abbazia di Santa Maria di Terreti che stava sulle colline, alle spalle della città di Reggio Calabria, era un monastero di fondazione bizantina, intitolato alla Vergine Theotòkos. Il monastero è attestato già nell’anno 1000, quando era ricordato il suo egumeno San Tommaso da Reggio, e forse ospitava persino uno “scriptorium”.
Non abbiamo notizie certe sulla sua vita, anche se possiamo presumere che non fosse molto diversa da quella di tutti i santi basiliani dell’epoca, la cui caratteristica comune era il loro spirito di mortificazione.
Divenne monaco in gioventù e più tardi venne eletto abate del monastero della Madre di Dio. Quale abate è ricordato per il suo esempio per gli altri monaci che seppe guidare più con la sua santità che con regole scritte. I racconti dell’epoca ci riportano che resse con virtù la propria comunità e il monastero di Terreti, tanto da essere definito “l’onore dei religiosi” e “tre volte beato”.
La tradizione popolare lo ricorda innanzitutto per la sua pietà. Inoltre sappiamo che trascorreva molti giorni in ritiro spirituale e penitenziale in alcune grotte scavate nel tufo che ancora si possono vedere nella parte nord di Terreti sulla strada che va verso Santa Domenica.
Inoltre viene ricordato come "uno dei più qualificati rappresentanti dell'ascetismo del suo tempo.
Anche se taluni erroneamente lo fanno contemporaneo a San Cipriano di Calmizzi, l’abate è morto il 5 luglio dell’anno 1000.
Nel martirologio romano, san Tommaso di Terreti è festeggiato e ricordato nell’anniversario del giorno della sua morte, il 5 luglio.
Autore: Mauro Bonato
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