VII sec.
Martirologio Romano: A Nantes in Bretagna, san Pascario, vescovo, il quale accolse sant’Ermelando, che aveva chiamato dal convento di Fontenelle, insieme a dodici compagni e lo inviò sull’isola di Indre perché vi fondasse un monastero.
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Il vescovo Pascario (lat. Pascharius; fr. Pascaire, Pasquier) ci è noto attraverso il Catalogo episcopale di Nantes (con il quale, generalmente, concordano le fonti documentarie) e la Vita Ermenlandi abbassi Antrensis auctore Donato, redatta verso l'800. Pascario, chiesto a san Lamberto, abate di St-Wandrille di Fontenelle (665-678), il permesso di fondare un monastero nella sua diocesi, installò ad Antrum (Indre) su di un'isola della Loira, a dieci chilometri a valle di Nantes, dodici monaci inviati da san Lamberto stesso, dei quali era abate Ermenlando. La stessa Vita celebra la profonda devozione del vescovo (devotione flagrands sacra) ed il suo zelo pastorale che lo portava a desiderare nuove fondazioni monastiche "ad profectum sanctae ecllesiae perpetuamque laude Dei".
La cronologia di questa fondazione, oltre che gli avvenimenti datati ai quali parteciparono i vescovi di mante di questo periodo, hanno indotto il Duchesne, ed altri dopo di lui, ad iscrivere Paolo al ventunesimo posto dopo di lui, ad iscrivere Pascario al ventunesimo posto nella lista episcopale della diocesi, dopo Salapius, trasferito al ventesimo perché firmò il privilegio di sant'Eligio per Solignac il 20 novembre 632 e si fece rappresentare al concilio di Chalon-sur-Saone nel 650.
Pascario è ricordato al 10 luglio.
Autore: Paul Viard
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