Emblema: Palma
Martirologio Romano: A Cesarea di Mauritania, nell’odierna Algeria, santa Marciana, vergine, che subì il martirio data in pasto alle fiere.
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Originaria di Russucur (oggi Dellys) nella Mauritania, si ritirò, dopo aver emesso il voto di verginità, presso Cesarea per dedicarsi ad una vita di penitenza. Avversaria tenace del paganesimo, trascese a forme esterne di opposizione allorquando mutilò una statua di Diana venerata nella città. Per questo venne arrestata e sottoposta a varie torture come la verberazione e la minaccia di essere infamata. Per la sua perseveranza nella fede cristiana venne condannata ad bestias anche per istigazione dei Giudei. Portata nell'anfiteatro non fu toccata da un leone, ma un toro la gettò in aria lasciandola stordita e ferita; infine fu dilaniata da un leopardo. Il martirio avvenne durante la persecuzione di Diocleziano. La commemorazione piú antica di Marciana è all'11 luglio come appare evidente dal Martirologio Geronimiano, dai calendari mozarabici e dai passionari spagnoli. Solo un'errata lettura della data tradizionale V id. iul. per V id. ian., dette origine alla commemorazione del 9 gennaio ché da Floro e Adone passò nel Romano. Una s. Marciana è venerata a Toledo il 12 luglio, come si può rilevare dal Martirologio Romano e da antichi martirologi e breviari spagnoli. Basandosi su testi di scarsissimo valore storico, alcuni scrittori spagnoli hanno tentato di dimostrare l'esistenza di due sante dello stesso nome: quella di Cesarea e quella di Toledo. L'affermazione poi che la Marciana spagnola sarebbe stata figlia del re del Portogallo; Catillo e sorella di s. Quiteria è una pura invenzione` fantastica. La Marciana venerata a Toledo è quindi la martire di Cesarea di Mauritania. Il Baronio pur non condividendo l'idea delle due Marciana, accolse però anche la commemorazione del 12 luglio come data della traslazione della santa a Toledo, traslazione che, tuttavia, non è mai avvenuta.
Autore: Gian Domenico Gordini
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