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Santi Macedonio, Teodulo e Taziano Martiri di Mèros in Frigia
Festa:
19 luglio
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† 362 (?)
Martirologio Romano: A Meros in Frigia, nell’odierna Turchia, santi Macedonio, Teodúlo e Taziano, martiri, che, sotto l’imperatore Giuliano l’Apostata, furono posti dal governatore Almachio, dopo molte torture, su graticole di ferro ardenti e affrontarono esultanti il loro martirio.
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Questo gruppo di martiri patì per la fede sotto Giuliano l’Apostata, probabilmente nel 362. La loro morte è narrata da due autori quasi contemporanei e ben noti per la loro probità, gli storici Socrate e Sozomeno, ambedue della prima metà del V secolo. I sinassari bizantini non hanno fatto che riprodurre quelle narrazioni, aggiungendovi alcuni dettagli.
La città di Mèros ospitava ancora pagani che approfittarono delle disposizioni prese dall’imperatore contro la religione cristiana per perseguitare i fedeli. Le autorità dimostrarono inoltre molto zelo nel favorire la religione dell’Apostata e andarono al di là delle prescrizioni imperiali, estorcendo denaro ai cristiani ed infliggendo loro maltrattamenti.
Amachio, governatore della provincia, fece riaprire e restaurare il tempio già da gran tempo chiuso e vi reintegrò le statue delle divinità, dopo aver reso loro l’antico splendore. Tre cristiani, Macedonio, Teodulo e Taziano, non potendo tollerare una tale ingiuria, penetrarono di notte nel tempio e infransero le statue. Giacché il governatore minacciava rappresaglie sull’intera popolazione, essi si costituirono volontariamente. Amachio offrì loro la libertà se avessero bruciato incenso agli idoli, ma essi rifiutarono; vennero presto condannati a diversi supplizi ed infine furono arsi vivi.
La loro festa è fissata al 12 e 13 settembre secondo i sinassari bizantini. Il Martirologio Romano li ricorda il 19 luglio.
Autore: Raymond Janin
Fonte:
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