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San Cirillo di Antiochia, Andrea e compagni Vescovo
Festa:
22 luglio
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Etimologia: Cirillo = che ha forza, signore, dal greco
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: Ad Antiochia in Siria, san Cirillo, vescovo, che sotto l’imperatore Diocleziano patì il carcere e l’esilio.
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Il Martirologio Romano commernora al 22 luglio Cirillo vescovo di Antiochia. Nelle liste episcopali di questa città, egli viene dopo Timeo, cioè sarebbe stato eletto verso il 279-80. Non si sa niente dell'episcopato di Cirillo, se non che avrebbe forse ammesso alla comunione ecclesiastica il sacerdote Luciano, precedentemente condannato per suoi rapporti con Paolo di Samosata. Verosimilmente, alla pubblicazione del secondo editto di Diocleziano (primavera 303) che prescriveva la cattura di tutti i capi delle chiese, Cirillo fu arrestato e mandato ad minas in Pannonia. In questo senso si può intepretare un passo degli Atti dei ss. Quattro Coronati. La sua morte avvenne in esilio verso il 306. Insieme con Cirillo nel Martirologio Geronimiano viene commemorato un martire di nome Andrea Si tratta di un martire autentico che viene ricordato, sempre insieme con Cirillo, nella lista dei martiri di Antiochia che si trova nell'omelia de Martiribus attribuita a Eusebio di Cesarea. Gli altri martiri, nominati nel Geronimiano dopo Andrea, Aulo, Tebellio, Sterteo, sono estranei ad Antiochia e probabili corruzioni.
Autore: Joseph-Marie Sauget
Fonte:
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