La storia di Santa Attracta è intrisa di leggenda. Secondo alcuni scritti sarebbe una discepola di San Patrizio, vissuta nel V secolo. Irlandese, originaria di Killala (Mayo) o Achonry (Roscommon), si ritiene fosse di nobile famiglia. Da bambina Attracta promette di dedicarsi a Dio e di aiutare il prossimo: i poveri, gli ammalati, i pellegrini. I suoi genitori, però, hanno altre mire per il futuro della figlia. Infatti pensano di combinare un buon matrimonio con un uomo ricco e potente, ma non hanno fatto i conti con Attracta e la sua vocazione. La sua scelta è irremovibile e di matrimonio non ne vuole sentire parlare. Così, senza alcun timore, fugge da casa assieme all’ancella Mitain e al servo Mochain.
La giovane nobile sa quello che vuole: costruire una casa per accogliere i bisognosi e i pellegrini in un luogo in cui si incrociano sette strade. Il fedele servo Mochain trova il posto adatto per realizzare il desiderio di Attracta: si trova vicino al Lago di Gara e dalla santa prende il nome di Kill-Athracta. Altri scritti indicano che in questo luogo viene fondato da San Patrizio un monastero femminile guidato da Attracta.
La santa irlandese ha un carattere forte. Uno dei fatti prodigiosi da lei compiuti lo dimostra: il re del Connaught, chiamato Keannfaelid, ordina a tutti i sudditi di lavorare per costruire un maestoso castello. Attracta si rivolge al re rivendicando la sua esenzione da questo obbligo essendo una monaca, ma il prepotente re non vuole sentire ragioni. Attracta ubbidisce e si reca nel bosco con altri uomini, ma risponde alla superbia del re caricando la legna sui cervi anziché sui cavalli. Quando, poi, le corde che tengono la legna si spezzano, per assicurare il carico, Attracta, miracolosamente, usa i suoi capelli.
Si racconta che Attracta abbia anche liberato la popolazione da un mostro feroce che nella realtà potrebbe essere stato un lupo o un cinghiale che, secondo la fantasia degli abitanti del luogo, si sarebbe trasformato in un drago somigliante a un orso. In un’altra occasione avrebbe permesso all’esercito del re del Lugna di battere in ritirata e di salvarsi, facendo aprire le acque del Lago di Gara, contro l’assedio dell’esercito nemico capitanato dal re del Connaught.
Autore: Mariella Lentini
Probabilmente un monaco cistercense dell'abbazia di Boyle nel Connaught vissuto nel sec. XII, fu l'autore della Vita di Attracta (Araght, Tarahata, Taraghta) opera contenuta, mutila, nel cod. Attracta 24 della Biblioteca dei Frati Minori di Dublino. E' molto difficile discernere in questo testo gli elementi oggettivi atti a ricostruire la vita di Attracta, dal momento che la sua figura è stata completamente assorbita dalla leggenda. Il bollandista Henschen, che riprodusse in parte la Vita di Attracta traendola dall'edizione del Colgan, omette alcuni dei numerosi episodi favolosi e stravaganti ivi contenuti, giudicandoli futili («ut plurima Hibernica sunt », nota egli maliziosamente).
Molto discordi sono le opinioni riguardo l'epoca in cui Attracta visse. Lanigan sostiene che Attracta fiorì nella seconda metà del sec. VI, fondando la sua affermazione sul fatto che è detta contemporanea di san Corbmac fratello di sant'Evin, abate di Roi Glas, e contemporanea di san Nathy di Achonry, vissuto nel VI o VII sec. Da alcuni autori Attracta è detta sorella di san Patrizio, ma tra le pretese sorelle del santo, non è nominata alcuna donna di questo nome. Se pure è falsa la notizia di un rapporto di parentela tra Attracta e Patrizio, tuttavia, come nota O'Hanlon, nelle antiche Vitae del santo compare il nome di Attracta, discepola di Patrizio che da lui ricevette il velo. Per O'Hanlon, quindi, Attracta visse nel sec. V.
Mal note sono le origini di Attracta; pur dovendosi ritenere che ella appartenne a una famiglia di buona condizione, forse nobile, non si sa se i genitori erano cristiani o pagani e incerto è pure il luogo della sua nascita, che però, forse, è da porsi nella diocesi di Killala (Mayo) o in quella, adiacente. di Achonry (Roscommon). Secondo la Vita, Attracta sin dall'infanzia decise di dedicarsi a Dio e quando, più tardi, i genitori pensarono a preparane un buon matrimonio, ella, intenzionata a mantenere il suo proposito, fuggì nel Gregraighe (od. baronia di Coolavin, Sligo) con l'ancella Mitain ed il servo Mochain. La santa consacrò a Dio la sua verginità, promettendo al tempo stesso di dedicarsi al bene del prossimo, in particolare dei pellegrini, e impegnandosi a non fissare la sua dimora se non all'incrocio di sette strade, dove le occasioni per la sua attività caritativa sarebbero state numerose. Il servo Mochain trovò tale luogo nei pressi del lago Gara e la santa vi fondò un ospizio che rimase in esercizio fino al 1539. Tale luogo, poi, dalla santa prese il nome di Killaraght o Kill Athracta. Secondo la Vita tripartita Sancti Patricii, invece, Patrizio aveva fondato un convento in quel luogo, e vi aveva messo a capo Attracta, cui aveva imposto il velo verginale. Nella stessa fonte si narra che san Patrizio donò al convento in questa occasione il calice e la patena colla quale aveva celebrato, e che, mentre i due santi conversavano, cadde dal cielo una casula, che il santo parimenti lasciò ad Attracta attribuendole il merito di tal prodigio. Anche la Vita Sanctae Attractae unisce le figure di Patrizio e di Attracta, ricordando un analogo episodio. In seguito Attracta lasciò l'ospizio, desiderando costruirsi una cella nei pressi di Boyle dove abitava san Connall, suo fratello uterino, famoso per la sua vita di penitenza. Ma Connall le inviò san Dachonna pregandola per amor di Dio di desistere dal suo proposito. Attracta indignata reagì con vigore (più da irlandese che da santa, commenta il Butler). Infatti rispose al fratello e al suo compagno che, essendo stata pregata per amor di Dio, se ne sarebbe andata, ma augurò varie cose sgradevoli, assicurò che danni sarebbero venuti alla loro chiesa, annunziando in particolare una riduzione pressocché totale delle offerte, mentre un monastero che sarebbe sorto nello stesso luogo li avrebbe privati delle primizie. L'autore, accennando chiaramente alla costruzione dell'abbazia cistercense di Boyle, nota l'adempimento delle predizioni di Attracta dandoci in tal modo un indizio circa la sua identità. Tra i numerosi miracoli che Attracta avrebbe operato, si annovera la sua vittoria su un immane mostro che terrorizzava gli abitanti del Lugna e che era probabilmente un lupo o un cinghiale trasformato dall'immaginazione popolare o dalla tradizione in un mostruoso animale metà drago e metà orso. Inoltre Attracta avrebbe soccorso l'esercito del re del Lugna che, circondato da quello del re di Connaught sulla sponda del Gara, fu salvato dalla santa che spartì le acque del lago, permettendo ai combattenti la ritirata.
Nella Vita, poi, oltre a numerose altre vicende prodigiose di cui Attracta fu protagonista, si narra un altro episodio che pone la santa in relazione con san Nathy, vescovo di Achonry. Un re del Connaught, certo Keannfaelid, aveva ordinato ai suoi sudditi, nessuno escluso, di fornire il loro aiuto alla costruzione di uno stupendo castello. Attracta andò dal re protestando la sua immunità da una tale esazione e promettendo, al tempo stesso, l'arrivo prodigioso di ricchi tesori da terre lontane. Il re però non volle cedere e pretese la cooperazione della santa che, obbedendo, si recò assieme a san Nathy, con pochi uomini e alcuni cavalli, a tagliar legna in un bosco. Ma poi, per colpire la superbia del re, trascurando i cavalli, la legna fu caricata su dei cervi; spezzatisi i lacci, i carichi furono assicurati dalla santa con alcuni suoi capelli.
Nulla si sa della morte di Attracta dal momento che la biografia pervenuta è mutila.
Nei calendari non irlandesi, Attracta è chiamata Tarachta o Tarahata, nel Martirologio di Tallaght, Etrachta. La sua festa ricorre l'11aprile nei martirologi irlandesi, mentre sembra che feste secondarie fossero al 9 e all'11 febbraio.
Attracta è venerata come patrona della chiesa di Killaraght e nei pressi dell'abitato è una fonte detta di sant'Attracta a cui la gente dei dintorni usava recarsi l'11aprile di ogni anno. Numerose chiese e fondazioni perpetuano il nome di Attracta che era particolarmente invocata per la liberazione dei prigionieri e per stroncare il pericolo di pestilenze. Assieme a san Nathy, Attracta è patrona anche della diocesi di Achonry.
Autore: Gian Michele Fusconi
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