Ripacandida, Potenza, 1179 - S.Onofrio, Salerno, 17 agosto 1198
Nato a Ripacandida (Pz) nel 1179, ammesso al noviziato a Montevergine nel 1194. Muore nel monastero Benedettino di S.Onofrio (SA) il 17 agosto 1198.Ripacandida lo ricorda il 17 agosto col nome di S. Donatello per distinguerlo da S. Donato Vescovo e Martire di Arezzo.
Etimologia: Donato = dato in dono, dal latino
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Nasce da gente umile e di semplici e purissimi costumi, salda e profonda la fede. All'età di 14 anni lasciò Ripacandida per ritirarsi nel chiostro Verginiano (Montevergine). Ma la sua ammissione fu rimandata al compimento del quindicesimo anno d'età. Il giovinetto ritornò nel tempo stabilito e fu adibito a lavori materiali come la custodia degli animali e alla guardia delle vigne e dei campi. Ben presto rifulse per le virtù e, le genti che avevano la fortuna di trovarsi nelle vicinanze, sentivano e percepivano che un'anima elettissima si aggirava sulla terra. Nel fiore della giovinezza, a 19 anni, S. Donatello morì. Era il 1198.
I concittadini, desiderosi di recuperare le spoglie, partirono da Ripacandida e ottennero quanto desideravano nel 1202. Il corteo partì dal monastero di Massadiruta, ma attraversando Auletta (Sa), si dovette fermare alle suppliche della popolazione devota e dovette lasciare, tali furono i segni manifesti del Santo, il suo braccio destro. Tale reliquia è conservata tuttora nella Chiesa parrocchiale di Auletta.
In data 25 febbraio 1758 la S. Congregazione dei Riti ne confermava il culto prestato ab immemorabili, con Ufficio proprio, per quel che si riferiva all'orazione e alle lezioni del II Notturno, per Auletta esteso poi a Ripacandida, Melfi e Rapolla. E' festeggiato in dette località e a Montevergine il 17 agosto.
La più antica raffigurazione iconografica l'abbiamo in una campanella del 1501, che si conservava nel monastero di S. Onofrio. In essa il santo è rappresentato avente nella sinistra un giglio, nella destra il breviario, ai piedi una volpe. La rappresentazione più bella del santo è data da una piccola oleografia su rame del sec. XVIII, che si conserva nell'abbazia di Montevergine.
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