Martirologio Romano: Ad Egea in Cilicia, nel territorio dell’odierna Turchia, santi fratelli martiri Claudio, Asterio e Neone, che, accusati dalla matrigna per la loro fede cristiana, si dice siano stati decapitati sotto l’imperatore Diocleziano e il governatore Lisia.
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Santi CLAUDIO, ASTERIO, NEONE, DOMNINA e TEONILLA, martiri a EGEA.
Negli Atti latini di san Claudiano (BHL, I, p. 275, nn. 1829-30) si legge che Claudio, Asterio, Neone, Domnina, e Teonilla furono denunziati a Lisia, preside della Licia, nella città di Egea e che, dopo atroci tormenti, furono uccisi il 23 agosto. In diversi sinassari, Claudio, Asterio, Neone e Teonilla (o Neonilla) sono celebrati il 30 ottobre e si dice che patirono sotto Diocleziano e Lisia; l'elogio è ripetuto al 27 gennaio. Il nome di Teonilla non compare nel Geronimiano, mentre quello di Domnina non si legge nei sinassari; nella memoria del Martirologio Romano, fatta al 23 agosto, il nome di Domnina è erroneamente mutato in Donvina. In alcuni calendari mozarabici i primi tre santi sono celebrati con Domnica, Teomile e suo figlio.
Secondo la passio, essi furono martirizzati nel primo anno del governo di Diocleziano (285); Asterio e i suoi due fratelli furono crocifissi e le donne morirono durante il supplizio.
Il gruppo è occasionalmente ricordato anche nella passio di Zenobio e Zenobia (cf. BHG, II, p. 320, n. 1884). Le due recensioni latine della passio differiscono dagli elogi greci.
Autore: Augusto Moreschini
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