Le Mans (Francia), † 490
Etimologia: Vittore, Vittorio = vincitore, dal latino
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: A Le Mans nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Vittorio, vescovo, ricordato da san Gregorio di Tours.
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Come molti santi dell’Alto Medioevo o dei primi secoli della Chiesa, di cui non si sa niente della loro vita, fino al momento dell’assunzione della carica per cui sono conosciuti, così anche per s. Vittore, le notizie partono da quando salì al seggio episcopale di Le Mans in Francia, all’inizio dell’anno 450. Si sa che partecipò nel 453 al concilio di Angers e nel 461 a quello di Tours; ancora egli firmò una lettera collettiva con i vescovi di Tours e Bourges, indirizzata ai prelati partecipanti alla III Assemblea Lionese. Vittore ancora suddiacono, sposato e padre di un bambino non ancora battezzato, mentre era nel suo campo, incontrò s. Martino di Tours che si recava a visitare il vescovo di Le Mans Liborio moribondo. S. Martino lo condusse con sé e dopo i funerali di Liborio, lo propose per la scelta del nuovo vescovo; Vittore secondo la leggenda, descritta da due testi non contemporanei e quindi poco attendibili, venne consacrato vescovo di Le Mans, mentre la moglie prese il velo monacale e il loro figlio Vitturio ricevé il Battesimo. La leggenda continua dicendo che Vitturio, educato a Tours, succedeva al padre, venendo consacrato anch’egli vescovo da s. Martino (che però era morto già da tempo); questa successione ha comportato una confusione storica fra gli agiografi, ritenendoli ambedue santi e commemorandoli in date diverse. Mentre si suppone che fosse solo lo stesso s. Vittore, che nella lunga vita, fondò fuori della città un monastero dedicato ai 12 Apostoli, dove poi fu sepolto quando morì nel 490 e il monastero prese il suo nome, quindi governò 40 anni, secondo gli studiosi, troppi per quell’epoca, perciò parlano di due vescovi dallo stesso nome o quasi. A causa della sua fama di santità, gli fu pure dedicato un oratorio ‘dentro le mura’ nel luogo, dove aveva miracolosamente spento un grosso incendio che devastava la città, ancora in vita godeva di grande venerazione. Malgrado le fonti storiche, a Le Mans vi sono ancora due feste, il 25 agosto e il 1° settembre, data questa maggiormente radicata per celebrare s. Vittore vescovo
Autore: Antonio Borrelli
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