Nato da nobile famiglia di Séez o del suo territorio («sagiensis... extitit indigena ») Crodegango (Godegrando, Grodogango) era tanto amato e venerato per la sua santità che, essendosi resa vacante la sede della sua città, «ad pontificium a cunctis ex-poscitur». Qualche tempo dopo andò a Roma in pellegrinaggio ed affidò il governo del suo gregge a un suo nobile parente, chiamato Crodoberto, che non solo si impadronì dei beni della Chiesa, ma usurpò il trono.
Dopo sette anni di assenza Crodegango fece ritorno e, mentre si avvicinava a Séez, venne a conoscere quanto era accaduto, motivo per il quale, invece di entrare subito in città si fermò nelle vicinanze di essa, nel cenobio di Monasteriolo(fr. Montreuil), di cui era badessa Opportuna, sua sorella. Di qui riprese il cammino per visitare il monastero di Alamanniscas (fr. Almeniches), governato dalla badessa Lantilde. Passando per Nonnantum (fr. Nonart) fu ucciso di spada da un sicario dell’usurpatore. Non si conosce l’anno del suo martirio e neppure il periodo in cui si svolse il suo episcopato. In genere si pone nella seconda metà del sec. VIII.
Opportuna curò la sepoltura del corpo di Crodegango a Montreuil. Le sue reliquie furono poi portate nella chiesa dell’Isle Adam (Seine-et-Oise). Il suo culto è popolare in Normandia e a Parigi insieme con quello di s. Opportuna. Una falsa interpretazione del suo nome (Godegrand = godet grand, it.: bicchiere grande) ha fatto sì che fosse proclamato protettore dei bevitori.
È festeggiato il 3 settembre.
Autore: Pietro Burchi
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