Gli elementi della biografia di Carissima, (fr. Carissime, Carême, Chresme) (narrata, sulla base di tradizioni popolari, da Sulpizio di Bourges nel sec. XI), sono leggendari. Abbandonato il mondo per sfuggire al matrimonio, sarebbe vissuta solitaria e reclusa in un monastero di Tarn, nei dintorni del villaggio di Vieux, presso Eugenio di Cartagine esiliato in quei luoghi e morto nel 505. Il suo culto, fiorente nel sec. XII, cadde in oblio con la guerra «dei cento anni». Nel 1494 il vescovo Luigi d'Amboise fece trasportare le reliquie di Carissima e di altri santi locali in un sarcofago sotto l'altare maggiore della cattedrale di Albi. Carissima è ricordata soltanto ad Albi e nei martirologi gallicani il 7 settembre.
Autore: René Wasselynck
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