† 480
Nella diocesi di Lione in Francia, si impegnò a fondo nell'apostolato di conversione degli eretici e di assistenza ai bisognosi.
Successore di sant'Eucherio nella cattedra di Lione pare appartenesse ad una grande famiglia di quella città, Fu consacrato vescovo certamente poco dopo il 450. Amico personale di Sidonio Apollinare, col quale era in corrispondenza, fu un uomo di cultura e gli si attribuiscono, ma senza dati precisi; alcune opere, tra cui un De ecclesiastis dogmatibus e alcuni Sermoni.
Partecipò a parecchi concili, soprattutto a quello di Arles contro Lucido (474 o 475). Nel 470 era intervenuto nella controversa elezione episcopale di Chalon-sur-Saóne. Amico di Chilperico, re cattolico della Borgogna, fu anche in relazione con il re ariano dei Visigoti, Enrico, di cui seppe mitigare in Galla l’azione in favore dell’eresia. Sidonio Apollinare esalta il suo apostolato verso gli eretici, le conversioni da lui ottenute tra i barbari, ma anche la sua bontà, il suo amore per gli umili, il suo equilibrio in tutte le occasione, le cure e gli abbellimenti che riservò alla sua chiesa, la fondazione di nuove chiese, la restaurazione di antichi santuari. La storia fa risalire a lui il compimento della grande chiesa di santo Stefano a Lione con la trasformazione del battistero di san Giovanni e la costruzione della chiesa dei santi Apostoli. Si ricordano anche le opere di carità durante la carestia del 472-475, le distribuzioni di grano che si estesero fino alle città di Arles, Avignone, Riez, Albi, Valenza, Clermont.
Morì santamente senza dubbio poco prima del 494 e fu sepolto a san Giusto. E' iscritto nel Martirologio Geronimiano l'11 settembre, data in cui fu accolto anche nel Romano.
Martirologio Romano: A Lione in Francia, san Paziente, vescovo, che, mosso da carità, distribuì gratuitamente il frumento alle città disposte lungo il Rodano e la Saône per soccorrere le popolazioni oppresse dalla fame e si impegnò a fondo in un apostolato di conversione degli eretici e di cura dei bisognosi.
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San Paziente (Patiens, Patient) è un vescovo di Lione. Nella cronotassi ufficiale è inserito al ventesimo posto. Nella lista succede a Sant’Eucherio e precede San Lupicino.
Il nome di San Paziente è riportato nel più antico catalogo episcopale, contenuto in un evangelario della metà del IX secolo. Il catalogo è stato redatto attorno agli anni 799-814 all'epoca del vescovo Leidrado e si basa sui dittici originari della Chiesa lionese. Il nome di San Paziente è pure ricordato anche in un secondo catalogo episcopale, riportato da Hugues di Flavigny nella sua Chronica universalis.
Si presume sia vissuto nel V secolo, e abbia governato la città per quant’anni tra il 451 e il 491.
Di lui non sappiamo ben poco. La tradizione ci riferisce che San Paziente mosso da grande carità per soccorrere le popolazioni oppresse dalla fame, distribuì gratuitamente il frumento delle citta disposte lungo il Rodano e la Saône. Inoltre viene ricordato come un vescovo che si impegnò in un continuo apostolato per la cura dei bisognosi. Grande il suo impegno per la conversione degli eretici.
La sua festa, attraverso i martirologi, è stata fissata nel giorno 11 settembre.
Autore: Mauro Bonato
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