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Fondò il vescovato di Emly in Irlanda, essendo il principale evangelizzatore di questa regione. Il suo esempio e zelo apostolico condussero molti alla Fede.
Martirologio Romano: A Emly nel Munster in Irlanda, sant’Albeo, vescovo, che nel suo peregrinare predicò a molti il Vangelo.
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E' commemorato in tutta l'Irlanda e la diocesi di Imlech (Emly) nella contea Tipperay lo ricorda come suo patrono, tuttavia le informazioni che abbiamo su di lui sono contraddittorie e confuse, e molte appartengono alla leggenda piuttosto che alla storia (ad esempio, un racconto delle sue origini ricorda molto la storia di Romolo e Remo).
Anche i resoconti della sua adesione al cristianesimo sono discordanti: in uno si afferma che fu istruito e battezzato da un sacerdote britannico che l'udì per caso porsi delle domande sulla bellezza del creato e sulla possibile esistenza di un creatore; in un altro si racconta che fu allevato e battezzato da alcuni membri di una colonia inglese in Irlanda. Si suppone sia stato consacrato vescovo durante una visita a Roma, anche se si dubita persino di questo.
Sembra invece certo che abbia predicato per tutta l'Irlanda e con una tale autorità che non solo molti si convertirono nominalmente al cristianesimo, ma furono anche ispirati dal suo esempio a vivere davvero da cristiani. Inoltre, si pensa che abbia scritto una regola monastica e fondato la sede di Imlech.
Secondo la sua leggenda, Ailbeo chiese a Oengus, re di Munster, di cedere le isole Aran a Sant'Enda (21 marzo). Il re non ne aveva mai sentito parlare, ma quando le vide in sogno fu felice di farlo. Per quanta verità ci sia in questo, il monastero fondato a Killeany (Cell Enda, chiesa di Sant'Enda) sull'Inis Mor fece guadagnare alle isole il titolo di Aran of the Saints (Aran dei santi). Sembra che l'ipotesi che Ailbeo abbia svolto la sua predicazione in Irlanda prima di San Patrizio (17 marzo) sia poco fondata. Questa e altre idee simili furono quasi certamente introdotte per indicare che Ailbeo fosse uguale, se non più grande, di Patrizio, ed è probabile che sia morto nel VI secolo.
Autore: Alban Butler
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