Milano, seconda metà IV secolo - Angers (Francia) 13 settembre 453
Etimologia: Maurilio (come Mauro) = nativo della Mauritania oppure bruno di carnagione come
Emblema: Bastone pastorale
Martirologio Romano: Ad Angers nella Gallia lugdunense, nell’odierna Francia, san Maurilio, vescovo, che, nato a Milano, si recò da san Martino di Tours, dal quale fu ordinato sacerdote e posto a capo della chiesa di Chalonnes-sur-Loire; divenuto poi vescovo, si adoperò per sconfiggere le superstizioni pagane nelle campagne.
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Il vescovo dissodatore e giardiniere, che lavora di zappa. Così appare raffigurato, in arazzi francesi del XV secolo, san Maurilio di Angers, venerato anche come patrono dei giardinieri e dei pescatori. Ci è giunta di lui una biografia scritta verso il 620, e poi ampliata nel X secolo, ma purtroppo di scarsa attendibilità, anche per evidenti errori in alcune date che lo riguardano. (Per esempio, vi si dice che fu consacrato vescovo dal grande Martino di Tours nell’anno 423, mentre è noto che Martino morì nel 397). Il Maurilio autentico risulta nato a Milano nella seconda metà del IV secolo. Più tardi lo troviamo in Francia, dove è stato attirato dalla fama del vescovo più illustre del tempo, appunto Martino di Tours. Questa è l’epoca in cui tutto il territorio della vecchia Gallia conosce ancora ben poco il Vangelo. E’ vero che già ci sono vescovi famosi in molte città, ma all’epoca il cristianesimo è innanzitutto fenomeno cittadino, mentre le campagne sono cristianizzate solo in piccola parte. Perciò Maurilio, appena ordinato sacerdote viene mandato nelle campagne ad annunciare il Vangelo. La scelta è molto ampia, e lui decide di operare nel territorio dell’attuale Châlons-sur-Marne. Qui gradualmente attira l’attenzione con la sua vita di preghiera, col suo comportamento di amico sempre pronto all’aiuto: stile apostolico, insomma. Su queste prime basi gli è poi possibile intraprendere un’attività continua di predicatore. E certamente deve avere successo, perché nell’anno 423 arriva da Angers una delegazione di cristiani che vogliono Maurilio come loro vescovo. E lui allora raggiunge questa città, riceve la consacrazione episcopale e dà inizio al suo ministero, che durerà una trentina d’anni. Si parla anche di miracoli avvenuti nella zona per sua intercessione, ma non ci sono riscontri persuasivi a questi racconti. Il riscontro vero, invece, è la persistenza tenace del ricordo e della venerazione per lui, attraverso il succedersi delle generazioni. Il fatto che san Maurilio venga presentato anche in veste di zappatore si collega a una narrazione leggendaria, secondo la quale egli si sarebbe “autopunito”, trasformandosi in giardiniere del re d’Inghilterra, per aver tardato a battezzare un bambino, che morì (e che poi sarebbe stato richiamato in vita). Ma questo soggiorno in terra inglese non è testimoniato da fonti sicure. Il vescovo Maurilio muore ad Angers e viene seppellito in una chiesa originariamente dedicata alla Vergine Maria, e che da quel momento si intitola al suo nome. Nel 1239 i resti sono collocati in una nuova urna, ma poi andranno dispersi nel 1791, quando la chiesa verrà demolita. Se ne ritrovarono solo piccole parti, ora custodite nella cattedrale di Angers, di cui il santo è patrono.
Autore: Domenico Agasso
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