† 1187 circa
Proveniente da una famiglia del patriziato veneziano, lasciò le sue ricchezze ai poveri per concludere la sua vita in miseria. Fu sepolto nella chiesa di San Basilio. Assai venerato fin da principio, la sua fama crebbe quando il suo corpo fu riesumato, scoprendolo avvolto in un cilicio (1250). Nel 1305 la salma fu trasferita in un'altra tomba del limitrofo cimitero e, nel 1340, veniva definitivamente traslata all'interno della chiesa, sopra l'altare del Crocifisso. Riconosciuto come taumaturgo, fu dichiarato beato con i decreti dell'8 agosto 1759 e del 13 novembre 1760. Nel 1810 le reliquie passarono a San Sebastiano, ma, dal 1821, riposano a San Trovaso. Il culto per il beato Pietro è ancora vivo a Venezia: a lui sono intitolate una Compagnia e una scuola per falegnami. E' compatrono di Venezia.
Martirologio Romano: A Venezia, beato Pietro Acotanto, monaco, che rifiutò per umiltà l’incarico di abate e preferì vivere da recluso in un chiostro.
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