Ermenfredo e suo fratello Valdeleno, figli di Ermenrico e di Valdalena, nacquero nel paese dei Sequani, nella regione di Clerval-sur-le-Doubs, verso la fine del secolo VI, e furono allevati alla corte di Clotario II, re della Neustria. Alla morte del padre ereditarono un monastero edificato nel 617 dalla loro parente Randonna. I due fratelli lasciarono allora la casa del re e tornarono ad abitare nella proprietà paterna di Rantechaux. Successivamente Ermenfredo si fece monaco a Luxeuil sotto l'abate Valberto (dopo il 629) e qualche anno più tardi, quattro, secondo il suo biografo, si stabilì, alla testa di una colonia monastica, nel monastero abbandonato di Cusance, che nel 632 aggregò a Luxeuil. Morì verso il 670, un 25 settembre. La sua Vita, scritta all'inizio del secolo VIII da Gilberto, prevosto di Cusance (Borgogna), ci è pervenuta in una redazione posteriore e rimaneggiata.
Inumato dapprima presso suo fratello nella chiesa di san Giovanni Battista di Cusance, il suo corpo fu portato in seguito a Santoche, poi a Clerval. La maggiorparte delle sue reliquie furono distrutte dagli svedesi nel 1632; se ne conserva tuttavia una parte.
Autore: Jean Marilier
Fonte:
|
|
|
|