Martirologio Romano: A Córdova nell’Andalusia in Spagna, santi martiri Adolfo e Giovanni, fratelli, che durante la persecuzione dei Mori, al tempo del re ‘Abd ar-Rahman II, furono coronati dal martirio per Cristo.
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Fioriti nella città di Cordova, in Spagna, durante la dominazione araba nella prima metà del sec. IX. Sant'Eulogio (m. 859) dice che erano originari di Siviglia, figli di un nobile musulmano e di Artemia, cristiana. Questa, morto il marito, si trasferì con Adolfo, Giovanni e la figlia Aurea a Cordova per potervi più liberamente professare la sua religione. Lì Adolfo e Giovanni si convertirono al cristianesimo, attirandosi lo sdegno dei parenti paterni, che li denunziarono al califfo Abd-el-Rhaman II (822-852). Arrestati e condannati, subirono il martirio verso l'824. Mentre la madre entrava nel monastero di Cutellara, di cui diventò poi badessa, la sorella Aurea più tardi, attratta dall'eroico esempio dei fratelli, abbracciò la fede cristiana, seguì la madre nel monastero e morì martire il 19 luglio dell'856. I corpi dei due santi furono sepolti nella chiesa di San Cipriano a Cordova. Qui nell'858 furono visitati da Usuardo, il celebre autore del martirologio, e da Odilardo. Usuardo li introdusse nel suo Martirologio al 27 settembre. Nello stesso giorno sono ricordati nel Calendario di Cordova del 961, nei martirologi successivi e, finalmente, nel Martirologio Romano. L'abate Speraindeo, contemporaneo dei due martiri e maestro di sant'Eulogio, ne scrisse la vita, che purtroppo è andata perduta. La passio, edita nel Martyrologium hispanum, da G. Tamayo Salazar, che propende ad identificarla con quella di Speraindeo, è giudicata dai Bollandisti, che la ripubblicarono negli Acta SS. Septembris, un apocrifo di epoca incerta.
Autore: Garcia Pietro Altabella
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