Santi EUTICHIO, PLAUTO ed ERACLEA, martiri
Sono commemorati nel Martirologio Romano il 29 settembre, con l’indicazione topografica «In Thracia». L’elogio proviene da Usuardo, che comprese male il testo del Geronimiano, in cui si legge, alla stessa data, «In Tracia civitate Eraclea, Eutici et Plauti»: da ciò si deduce chiaramente che Eraclea non è il nome di una martire, ma quello della città. Questo latercolo del Geronimiano è confermato, per quanto riguarda l’indicazione topografica, dal Martirologio Siriaco; la città di Perinto, infatti, fu più tardi chiamata Eraclea. In questo Martirologio, dopo Eutichio, seguono i nomi di Genesio e Sabino, che sono stati, però, dimenticati dal Geronimiano, e quindi dal Romano: al loro posto si trova Plauto che, secondo Il Delehaye, è una corruzione di Placido, commemorato il 5 ottobre, ma che non appartiene ad Eraclea.
In conclusione, l’unico martire autentico di quelli commemorati nel Martirologio Romano il 29 settembre è Eutichio. Chi poi egli fosse, che cosa abbia fatto e quando sia vissuto, è impossibile precisare per mancanza di notizie; forse è da identificare con l’omonimo venerato il 28 dicembre.
Autore: Agostino Amore
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