Il Martirologio Geronimiano, al quale i legami autissiodoresi e la sua antichità conferiscono qui un valore speciale, menziona al 29 settembre, ad Auxerre, l’inumazione (depositio) del vescovo Fraterno (lat. Fraternus; fr. Fraterne). Altri martirologi e la lista episcopale d’Auxerre, di grande valore, ci attestano pure la sua esistenza. Fu il secondo successore di san Germano (morto il 31 luglio 448); il suo episcopato si collocherebbe quindi verso il 465-470, in ogni modo prima del 475, data in cui Censurio lo ha già sostituito ad Auxerre, come risulta da una lettera di san Sidonio Apollinare.
L'Historia episcoporum Autissiodorensium ha raccolto delle tradizioni incontrollabili, secondo cui, dopo la morte di Elladio (o Allodio), successore di san Germano, per dieci anni, le incursioni dei barbari avrebbero impedito ad Auxerre d’avere un vescovo. Eletto dopo questo periodo, Fraterno sarebbe stato massacrato dai barbari, il giorno stesso della sua consacrazione, donde il titolo di martire, che gli dà il Martirologio Romano.
Inumati dapprima accanto ai suoi due predecessori, nella basilica di san Maurizio che divenne san Germano, i resti di Fraterno furono trasferiti nella nuova cripta, verso l'865, riconosciuti dal vescovo Domenico Séguier nel 1634.
L’Ordo di Sens fa memoria di san Fraterno e dei suoi Compagni martiri il 6 ottobre.
Autore: Paul Viard
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