Nato nel 1115 a Croixanvec, presso Noyal-Pontivy, da genitori contadini, Maurizio trascorse quasi tutta la sua infanzia a Loudéac, dove i suoi si stabilirono e dove segui con successo gli studi.
Ordinato prete, fu nominato maestro degli studi, ma, desideroso di solitudine, prese l’abito cistercense nell’abbazia di Langonnet, fondata nel 1136 nella diocesi di Quimper (oggi Vannes) presso Pontivy, divenendone abate nel 1150.
Dopo un lungo e fecondo periodo di abbaziato, si dimise per poter condurre una vita più raccolta, ma, nel 1170, si ricorse nuovamente a lui per la direzione di una fondazione. Il duca Conan di Bretagna, infatti, aveva offerto, per la fondazione di un’abbazia cistercense, un possedimento presso la foresta di Carnoét, non lontano da Quimperlé, alla foce dell’EUR. Come abate di Carnoét, Maurizio si fece notare per la santità della vita e per numerosi miracoli compiuti, mutando più volte l’acqua in vino, facendo scomparire i topi che infestavano l’abbazia e divoravano i raccolti e le provviste dei religiosi, liberando la regione dai lupi che terrorizzavano gli abitanti. A Carnoet egli morì carico d’anni e di meriti, il 29 settembre 1191 e fu sepolto nella sala del capitolo.
Poiché molti miracoli erano avvenuti sulla sua tomba, il suo culto rapidamente si diffuse nel paese. I pellegrini divennero sempre più numerosi, e i religiosi trasferirono le sue spoglie nella chiesa, in un luogo che potesse essere accessibile a tutti.
Dal 1200 il monastero portò il nome di san Maurizio di Carnoét, nome che gli rimase. Nel 1221, su domanda del capitolo generale di Cìteaux, il papa Onorio III ordinò un’inchiesta sulla vita e i miracoli di Maurizio, che però non giunse a fine; ma i papi Clemente XI (1700-1721) e Benedetto XIV (1740-1758) permisero egualmente che fosse celebrata la sua festa nelle abbazie cistercensi. Dopo il 1871 i Cistercensi la celebrano al 13 ottobre con rito semplice e la festa, alla stessa data, ricorre anche nelle diocesi di Quimper, Vannes e St-Brieuc. Il beato Maurizio è iscritto nel Menologio cistercense, sempre al 13 ottobre.
Autore: M.-Anselme Dimier
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