E' ricordata dal Martirologio Geronimiano il 3 ottobre e poi ancora il 1° e il 2 dicembre, in relazione col martire Pimenio. Il suo vero dies natalis deve considerarsi il 3 ottobre, data in cui è anche commemorata nel Martirologio Romano. Ivi è, però, presentata come «Candido», per un errore dovuto a Usuardo, il quale ebbe evidentemente sott'occhio un esemplare corrotto del Geronimiano.
L'itinerario Notitia Ecclesiarum attesta che la santa vergine Candida era sepolta sulla via Portuense, in una chiesa del cimitero di Ponziano ad ursum pileatum, ricordata ancora nella biografia di Adriano I (Lib. Pont., I, p. 509). Di lei non esiste alcuna passio. La notizia della passio Pimenii, per cui una matrona Candida avrebbe seppellito il corpo del martire nel cimitero della via Portuense, è probabilmente inventata, e l'origine della leggenda è da cercare nel fatto che i sepolcri dei due santi si conservavano nel medesimo luogo. I Bollandisti escludono che la Candida venerata a Santa Prassede e ricordata dal Romano il 29 agosto possa identificarsi con la presente, la cui identità con la Candida del gruppo Artemio, Candida e Paolina sembra, invece, probabile.
Autore: Agostino Amore
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