Secondo la Vita di san Ilarione, di san Girolamo, in gran parte leggendaria, Esichio si fece monaco tra il 328 e il 354 a Majuma, presso la città di Gaza, in Palestina, ed accompagnò il suo maestro in Egitto, una prima volta nel 359 e una seconda nel 362-63. Dopo essere rientrato a Gaza, dove restaurò il monastero, raggiunse in Sicilia (365) Ilarione e con lui andò ad Epidauro, in Dalmazia, e poi a Cipro. Di qui fece ritorno in Palestina, donde di tanto in tanto si recava a Cipro per vedere il maestro. Prima di morire, san Ilarione ne scrisse un piccolo testamento in favore di Esichio, lasciandogli il vangelo, gli abiti e un cilicio. Esichio ne portò il corpo a Majuma.
Non sappiamo quando e dove morì; il Baronio ne ha fissato arbitrariamente la festa al 3 ottobre.
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