San Bernardo coinvolse con sé in quella che chiamò “conversione” nel 1113 ben trenta compagni, che fece entrare a Citeaux, casa principale dell’Ordine Cistercense, fra loro anche il conte Ugo di Macon, appartenente all’alta nobiltà. L’anno successivo fu fondata l’abbazia di Pontigny e Ugo ne divenne subito il primo abate. Guidò la Comunità per 22 anni e in quel periodo, seguendo la grande fioritura di vocazioni che interessò tutto il nuovo ordine cistercense, fondò ben 11 monasteri. Nell’agosto del 1136 succedette come vescovo di Auxerre al defunto Ugo di Montaigu, dovette lottare con il potere laico che aveva usurpato diritti e beni della Chiesa approfittando della debolezza del precedente vescovo, partecipò a importanti affari civili e religiosi spesso unito con s. Bernardo, protesse e riformò vari monasteri della sua diocesi. Partecipò ai concili di Sens e di Reims indetti per la condanna di idee eretiche dell’epoca, riappacificò il conte di Blois-Champagne con il re Luigi VII. Ricevette varie volte ad Auxerre il papa Eugenio III cistercense e lo stesso s. Bernardo. Morì a Pontigny il 12 ottobre 1151 e lì sepolto. Considerato da tutti e dallo stesso s. Bernardo come un santo; la sua celebrazione liturgica cade il 10 ottobre. Il nome deriva dall’antico tedesco Hug e significa “spirito perspicace”, “ingegno”.
Autore: Antonio Borrelli
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