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Sant' Alderaldo di Troyes Arcidiacono

Festa: 20 ottobre

Martirologio Romano: Presso Troyes lungo la Senna in Francia, sant’Aderaldo, arcidiacono, che diede lustro alla regola canonica con i suoi ammonimenti e con il suo esempio, anche mentre in Terra Santa era tenuto prigioniero dai Saraceni.


Si può tentare una ricostruzione della vita di Alderaldo localizzando gli elementi leggendari della tradizione manoscritta in un periodo storico indicato, anche se approssimativamente, da un documento di donazione redatto a Montierender. La sua Vita, infatti, si riduce ad un panegirico tenuto insieme da luoghi comuni ed esortazioni a ben fare. Manca qualunque precisazione storica in seno al racconto stesso e qualunque indizio che permetta di individuare le fonti e l'agiografo che se ne servì. Alderaldo è appena ricordato nelle cronache di san Mariano d'Auxerre e di san Pietro di Sens; probabilmente visse nell'ambito del sec. XI.
Secondo la Vita, Alderaldo, nato nei pressi di Troyes da genitori facoltosi, sarebbe stato educato in un monastero e, più tardi, sarebbe diventato canonico della chiesa locale di San Pietro. Tra il 982 e il 991, il vescovo Manasse nominò Alderaldo arcidiacono, poiché la sua firma seguita da questo titolo compare nel documento di Montierender.
Il santo introdusse radicali riforme nei monasteri della diocesi di Troyes, dove, invece di una vita ascetica e distaccata, si curavano commerci e guadagni. In seguito Alderaldo, partito per un pellegrinaggio in Terra Santa, riuscì a fuggire dai ceppi dei pirati barbareschi, ma cadde in mano ai Turchi, che lo sottoposero ad ogni sorta di torture pur di costringerlo ad infrangere la regola. Ma Alderaldo non ne interruppe mai l'osservanza e resisté valorosamente ad ogni pressione. Ebbe particolarmente a cuore la consuetudine del silenzio dopo compieta.
Visitò la Palestina e tornò poi a Troyes per via di terra, recando numerose reliquie, fra cui uno di quei supposti frammenti del Santo Sepolcro che riempivano i mercati dell'epoca.
Alderaldo, per custodire la preziosa reliquia, edificò a Samblières, località distante 12 Km. da Troyes, un santuario intorno al quale sorse presto un borgo, che divise con quel monastero il nome di Santo Sepolcro fino al 1673 (anno in cui si inaugurò la denominazione attuale di Villacerf). L'officiatura del santuario fu affidata ai monaci cistercensi di Cluny. Tra loro Alderaldo morì e fu sepolto nel 1002 (nel 1004 o 1005 secondo altri).
Il culto di Alderaldo si estese nella intera diocesi di Troyes e ve ne sono numerose testimonianze, a partire dal sec. XIII in poi; la festa fu sempre celebrata il 2 ottobre. Nel sec. XVII le reliquie furono traslate nella chiesa parrocchiale di Villacerf, dove agli inizi del sec. XIX gli fu dedicato un monumento.


Autore:
Maria Vittoria Brandi


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2011-07-29

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