Martirologio Romano: Ad Amiens in Neustria, sempre in Francia, san Salvio, vescovo, dedito fin dalla giovinezza agli studi teologici e insigne per integrità di costumi.
|
Salvio (Salvius) di Amiens era un monaco che divenne vescovo di Amiens nel settimo secolo. La tradizione cattolica ci riporta che fu lui a ritrovare il corpo di Firmino martire di Amiens.
Nella cronotassi della diocesi, è stato inserito al nono posto dopo Sant’Onorato e prima San Bertacundo o Bercundo, menzionato nel 614.
Non sappiamo quando nacque san Salvio, si presume solo che appartenesse ad una ricca famiglia Amiens.
Dopo la sua giovinezza, avendo deciso di diventare religioso, attratto dagli studi teologici e dalla solitudine, e volendo diventare un perfetto uomo di preghiera, fondò un monastero dedicato alla Vergine Maria a Montreuil-sur-Mer, dove divenne monaco e poi abate.
Sul suo governo della diocesi sappiamo poco.
Infatti, J. di Sachy afferma che gli Atti della sua vita che ci sono pervenuti sono pieni di anacronismi e contraddizioni, per cui risulta evidente che non sono per nulla veritieri. Di consueto viene solo ricordato che san Salvio era dedito agli studi teologici fin dalla sua giovinezza ed era insigne per l’integrità dei suoi costumi.
Un avvenimento certo durante il suo episcopato è l'invenzione delle sante reliquie del martire Firmino d'Amiens.
Secondo la tradizione, fu proprio il vescovo Salvio a ritrovare i resti di San Firmino di Amiens ad Abladene, nella periferia cittadina.
Attraverso le sculture del coro della cattedrale Notre-Dame d'Amiens, possiamo conoscere la storia e le immagini dell'evento.
Inizialmente il vescovo Salvio invitò i suoi fedeli dal pulpito affinché pregassero per il ritrovamento del corpo del martire Firmino. Alla conclusione del terzo giorno di preghiera, durante la prima Messa mattutina che il vescovo Salvio stava celebrando, un raggio di luce entrò nella chiesa e il pubblico per la sorpresa rese grazie e vide quella luce quale segno premonitore.
Infatti, dopo quel triduo di preghiere fu ritrovato il corpo di Firmino, nel sito di una necropoli, in un luogo chiamato Abladene, lungo la strada per Noyon, a sud-est della città, grazie ad dolce odore emanato dalla tomba.
Dopo il ritrovamento, i resti del santo furono traslati con una solenne processione da Abladene ad Amiens, e deposti nella cattedrale cittadina. Al passaggio del corpo del martire gli storpi guarirono e gli alberi spogliati delle foglie durante l'inverno si ricoprirono di vegetazione.
Dopo la sua morte, il vescovo Salvio fu sepolto nella cattedrale di Amiens e solo qualche tempo dopo, le sue reliquie furono trasportate a Montreuil-sur-Mer nella chiesa abbaziale del monastero che aveva fondato e che gli fu dedicato. Inoltre, con l’occasione, san Salvio divenne il patrono di Montreuil-sur-Mer.
La festa per san Salvio vescovo d’Amiens, nel martirologio romano è stata fissata nel giorno 28 ottobre.
Autore: Mauro Bonato
|